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Web Usability e Mobile-Friendly: la chiave per un'esperienza utente di successo

Nel panorama digitale odierno, dove i siti web sono la vetrina principale per le aziende e il punto di contatto con i clienti, la web usability e l'essere mobile-friendly sono diventati elementi fondamentali per garantire un'esperienza utente di successo. Con l'aumento esponenziale dell'utilizzo dei dispositivi mobili per l'accesso a Internet, è essenziale che i siti web siano progettati in modo ottimale per offrire un'esperienza fluida e intuitiva, indipendentemente dal dispositivo utilizzato. In questo articolo, esploreremo l'importanza della web usability e dell'essere mobile-friendly e come possono contribuire al successo di un sito web.

Web Usability: Facilità d'Uso per un'Esperienza Utente Ottimale

La web usability si riferisce alla facilità con cui gli utenti possono interagire con un sito web e sfruttarne appieno le funzionalità. Un sito web con una buona web usability è intuitivo, facile da navigare e offre un'esperienza utente senza intoppi. Alcuni aspetti chiave della web usability includono la chiarezza delle informazioni, la facilità di navigazione, i tempi di caricamento rapidi e la facilità di ricerca dei contenuti. Un sito web con una buona web usability può migliorare significativamente l'esperienza dell'utente. Gli utenti saranno più inclini a rimanere sul sito, esplorare le pagine, effettuare acquisti e interagire con i contenuti. Inoltre, una buona web usability può anche contribuire all'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), poiché i motori di ricerca tendono a premiare i siti web con un'esperienza utente positiva. Essere Mobile-Friendly: Adattarsi ai Dispositivi Mobili per un Accesso Ottimale Essere mobile-friendly significa che un sito web è progettato e ottimizzato per adattarsi e offrire un'esperienza ottimale su dispositivi mobili come smartphone e tablet. Negli ultimi anni, l'utilizzo dei dispositivi mobili per l'accesso a Internet ha superato quello dei computer desktop, rendendo essenziale per le aziende adattarsi a questa tendenza. Un sito web mobile-friendly ha un design responsivo, che si adatta automaticamente alle dimensioni dello schermo del dispositivo utilizzato. Questo assicura che il contenuto del sito web sia ben visibile e facilmente accessibile senza dover zoomare o scorrere in modo scomodo. Inoltre, un sito web mobile-friendly tiene conto anche della velocità di caricamento su reti mobili più lente e semplifica le interazioni tattili per facilitare la navigazione.

I Benefici di Web Usability e Mobile-Friendly

La web usability e l'essere mobile-friendly offrono una serie di benefici sia per gli utenti che per le aziende:
1. Miglior esperienza utente: Un sito web con una buona web usability e mobile-friendly garantisce un'esperienza utente positiva. Gli utenti potranno accedere facilmente alle informazioni, navigare senza sforzo e compiere azioni desiderate, aumentando la soddisfazione complessiva dell'utente.
2. Maggior coinvolgimento e conversioni: Un'esperienza utente ottimale grazie alla web usability e all'essere mobile-friendly porta a un maggiore coinvolgimento degli utenti. Sono più propensi a trascorrere più tempo sul sito web, ad esplorare i contenuti e ad interagire con le call-to-action. Ciò può portare a un aumento delle conversioni, come l'acquisto di prodotti o servizi, l'iscrizione a newsletter o la compilazione di moduli.
3. Miglior posizionamento nei motori di ricerca: I motori di ricerca come Google valorizzano i siti web che offrono una buona esperienza utente, inclusa la web usability e il mobile-friendliness. Un sito web che si adatta ai dispositivi mobili e offre un'esperienza fluida sarà favorito nei risultati di ricerca rispetto a siti web non ottimizzati. Ciò può portare a un aumento del traffico organico e alla visibilità del sito web.
4. Vantaggio competitivo: Essere in grado di offrire una web usability eccellente e un'esperienza mobile-friendly dà alle aziende un vantaggio competitivo. Un sito web che si distingue per la facilità d'uso e l'accessibilità su dispositivi mobili può attirare più utenti e costruire una reputazione positiva. Ciò può portare a una maggiore fedeltà dei clienti e a un posizionamento unico nel mercato.

Conclusioni

La web usability e l'essere mobile-friendly sono fattori critici per il successo di un sito web nell'era digitale. Offrire un'esperienza utente ottimale attraverso una navigazione intuitiva, tempi di caricamento rapidi e un design adattabile ai dispositivi mobili non solo migliora la soddisfazione degli utenti, ma può anche portare a un aumento delle conversioni e al miglioramento del posizionamento sui motori di ricerca. Investire nella web usability e nell'essere mobile-friendly è un passo fondamentale per le aziende che desiderano avere successo nel contesto digitale sempre più competitivo.

CALENDARIO MARKETING 2023 SEO E SOCIAL

Per gestire delle campagne di marketing che abbiano successo la pianificazione è fondamentale, a prescindere dalle dimensioni del tuo business. Creare contenuti in linea con gli interessi dei tuoi clienti, lanciare campagne adatte a ogni periodo dell’anno sono solo alcuni dei vantaggi che potrai ottenere grazie a un calendario marketing. 

Seguire un calendario per le tue campagne di marketing vuol dire conoscere le date più importanti dell’anno, sapere quali sono i giorni in cui conviene promuovere i nuovi prodotti e quali quelli in cui è necessario puntare sulle emozioni dei tuoi clienti ti aiuterà a offrire un servizio d’eccezione e ottimizzare le tue risorse, aumentando al tempo stesso le entrate del tuo business. 

In questo articolo troverai un calendario marketing con le date più importanti del 2023, con tutti gli eventi che potresti sfruttare per promuovere la tua attività. 

Cos’è un calendario marketing? 

Un calendario marketing è un elenco delle date più importanti dell’anno e dal più alto potenziale per il tuo business, che ti aiuta a definire e programmare tutte le tue campagne di marketing, dalla pubblicazione sui social all’invio della newsletter. 

In pratica, è come se prendessi un calendario e, mese per mese, prendessi nota di tutte le date chiave che possono essere decisive per il marketing del tuo business, come il Black Friday, Natale, San Valentino, e così via, e utilizzassi quelle date per pianificare le attività legate a ogni ricorrenza. 

Noi abbiamo pensato di facilitare il tuo lavoro, e abbiamo creato per te un calendario marketing per il 2023, completo di tutte le date da non perdere per un anno all’insegna del successo. 

Calendario marketing 2023 mese per mese 

Qui troverai un elenco mese per mese di tutte le date più importanti per chi gestisce un business, online o offline. 

Come puoi immaginare, le giornate internazionali e mondiali sono davvero tante, quindi abbiamo effettuato una selezione e incluso in questo elenco solo quelle che abbiamo ritenuto essere particolarmente rilevanti per chi gestisce un’attività commerciale. 

Potrai ovviamente integrare le date che trovi in questo elenco con qualunque altra festività che ritieni rilevante per il tuo business e per i tuoi clienti. 

1. Gennaio

Gennaio è il primo mese dell’anno, e come ogni nuovo inizio è un momento in cui ci si concentra sui buoni propositi, sulle promesse e sulle sfide per il nuovo anno. 

È anche un mese particolare perché arriva subito dopo il periodo natalizio, durante il quale le persone hanno già speso per decorazioni, regali, viaggi e festività varie, e probabilmente l’idea di spendere altri soldi è estremamente in fondo alla loro lista di priorità. 

Nel primo mese del calendario marketing è fondamentale evitare di vendere i tuoi prodotti o servizio in modo troppo “aggressivo”, prendi in considerazione lo stato d’animo e le esigenze dei tuoi clienti e cerca di usare le tue strategie di marketing per instaurare con loro un rapporto duraturo che possa durare per tutto l’anno. 

Le date del calendario marketing di Gennaio 

  • 1 gennaio, Capodanno: primo giorno dell’anno, perfetto per pensare ai buoni propositi per il nuovo anno e a tutto quello che è successo nel vecchio.
  • 6 gennaio, Epifania: festività italiana, che segna anche l’inizio dei saldi invernali.
  • 7 gennaio, Festa del Tricolore: per i più patriottici, la bandiera italiana viene esposta in tutti gli uffici pubblici. 
  • 16 gennaio, BLUE MONDAY ipicamente “il giorno più triste dell’anno”, ottima occasione per rallegrare i tuoi clienti con qualche offerta speciale. 
  • 17 gennaio, Giornata mondiale della pizza: un ottimo modo per celebrare l’italianità in cucina.
  • 27 gennaio, Giorno della Memoria: non è un’occasione per vendere, ma per dimostrare empatia per le atrocità commesse a quel tempo e dare ai tuoi clienti la possibilità di condividere i loro pensieri.

2. Febbraio

Febbraio è il mese degli innamorati e di carnevale, i saldi invernali sono ancora attivi, e ormai le persone hanno completamente rimosso il passato periodo natalizio e iniziano a prepararsi per l’imminente primavera. 

È il momento più adatto per provare a vendere le scorte di magazzino per prepararti alla nuova stagione, e per approfittare delle pulizie di primavera per “rispolverare” anche le tue strategie di marketing. 

Le date del calendario marketing di Febbraio 

  • 7-11 febbraio, Festival di Sanremo: la città di Sanremo si riempie di musica e fiori per il famoso Festival. Se i tuoi clienti sono interessati alla musica, se il tuo business è attivo in campo musicale, o anche solo se vuoi dimostrare interesse per gli eventi “mondani”, questa è un ottima occasione per far sentire la tua voce. 
  • 14 febbraio, San Valentino: la festa degli innamorati per eccellenza, le possibilità di marketing per questo giorno sono davvero infinite. 
  • 16 febbraio, Giovedì Grasso: inizia il carnevale, e ogni scherzo vale…anche per quanto riguarda le strategie di marketing. 
  • 17 febbraio, Giornata mondiale del Gatto: chi vende prodotti per animali non può davvero lasciarsi sfuggire questa data del calendario marketing 2023. 
  • 21 febbraio, Martedì Grasso: termina il carnevale, potresti quindi celebrare questa ricorrenza con un'ultima promozione a tema. 
  • 22 febbraio, inizio di Quaresima: inizia il periodo di 40 giorni che precede la Pasqua. Se il tuo business opera in campo alimentare, potresti proporre ricette particolari per questo periodo. 

3. Marzo

Marzo è il mese che segna l’inizio della primavera. Le giornate iniziano ad allungarsi, il clima diventa più mite e l’umore delle persone migliora. 

Fai in modo che le tue campagne promozionali e i tuoi sforzi comunicativi riflettano l’atmosfera di questo periodo del calendario marketing.

Le date del calendario marketing di Marzo

  • 3 marzo, Giornata mondiale della natura: si festeggia tutto ciò che ha a che fare con Madre Natura, ed è un ottima occasione per promuovere i tuoi prodotti, se possono essere attinenti, o per presentare le tue ultime novità in tema di sostenibilità. 
  • 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna: non solo un’occasione per vendere mimose e classici regali un po’ scontati, sfrutta questa ricorrenza così importante per far sapere alle tue clienti quanto sono speciali per te e per la tua azienda. 
  • 17 marzo, San Patrizio: la festa della birra irlandese, che ormai da diversi anni ha superato di gran lunga i confini dell’Irlanda e rappresenta un’ottima occasione per promuovere il tuo business con un tocco di verde in più. 
  • 19 marzo, Festa del papà: fai sentire i papà ancora più speciali in questa occasione, e presenta delle offerte pensate appositamente per loro. 
  • 20 marzo, Giornata mondiale della felicità: non perdere questa occasione di essere felice e di condividere questa felicità con i tuoi clienti, e pensa a modi in cui puoi renderli felici grazie ai tuoi prodotti o servizi. 
  • 26 marzo, entrata in vigore dell’Ora Legale: le lancette si spostano un’ora in avanti, le giornate appariranno ufficialmente più lunghe e potresti sfruttare quest’occasione per ricordare ai tuoi clienti del cambiamento, anche senza necessariamente promuovere i tuoi prodotti…a meno che tu non venda orologi e affini. 

4. Aprile

Aprile è un mese particolare, il clima inizia a essere più piacevole, ci sono molte più occasioni di stare all’aria aperta, di dedicarsi al giardinaggio, al fai da te, e per i meno sfortunati è anche il periodo del calendario marketing più ricco di allergie e fazzoletti. 

Le occasioni per promuovere il tuo business in questo periodo del calendario marketing non mancano di certo, soprattutto perché è anche il periodo in cui molte persone si dedicano a nuovi hobby, e si festeggiano Pasqua e Pasquetta. 

Le date del calendario marketing di Aprile

  • 1 aprile, Pesce d’Aprile: giornata dedicata agli scherzi, quindi la giornata perfetta se il tuo business vende esperienze divertenti o articoli scherzosi, ma anche per sorprendere i tuoi clienti con un bello scherzo promozionale. 
  • 2 aprile, Domenica delle Palme: è la domenica che precede quella di Pasqua, ed è quindi la giornata più adatta a lanciare le promozioni in vista di una delle festività più importanti del calendario marketing 2023. 
  • 6 aprile, Giornata mondiale dello sport: non solo la giornata adatta a promuovere articoli sportivi (se è di questo che si occupa il tuo business), ma anche un’occasione per invitare i tuoi clienti a mettersi in movimento e a provare qualcosa di diverso. 
  • 9 aprile, Pasqua: adulti e bambini aspettano questa giornata per festeggiare con un bell’uovo di Pasqua e per mangiare quel quadrato di cioccolato in più, ma è in origine una festa importante per il cattolicesimo. 
  • 10 aprile, Pasquetta: il giorno dopo Pasqua è in genere dedicato a gite e picnic con gli amici, quindi orienta la tua comunicazione di questo periodo su questi argomenti. 
  • 22 aprile, Giornata mondiale della Terra: come la giornata della natura, è un’ottima occasione per parlare ai tuoi clienti di come ti stai impegnando per ridurre il tuo impatto ambientale e gestire un business più sostenibile. 
  • 25 aprile, Festa della Liberazione: la giornata che commemora la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, un’occasione per ricordare ai tuoi clienti che sei attento a tutte le tematiche, e che non ti interessa solo vendere e promuovere il tuo business. 

5. Maggio

Maggio è un mese di transizione, ci si avvia ufficialmente verso l’estate, le persone iniziano a prenotare le loro vacanze, iniziano a comparire in agenda i primi matrimoni, battesimi e altre celebrazioni. 

Le date del calendario marketing di Maggio

  • 1 maggio, Festa dei lavoratori: giornata che ricorda le lotte per i diritti dei lavoratori, in Italia è uno dei giorni “rossi” del calendario marketing, e uffici e scuole sono chiuse. 
  • 2 maggio, Giornata mondiale dei blogger: se nel tuo sito web hai un blog che usi per l’ottimizzazione SEO e per raccontare ai clienti la tua storia, non puoi lasciarti sfuggire questa data. 
  • 8 maggio, Festa della mamma: fai sentire le mamme ancora più speciali in questa occasione, e presenta delle offerte pensate appositamente per loro. 
  • 9 maggio, Festa dell’Europa: questa giornata celebra l’unità dell’Europa, ed è un’ottima occasione per far sentire più vicini tutti i tuoi clienti internazionali.
  • 20 maggio, Giornata mondiale delle Api: le api sono fondamentali per il nostro ecosistema, tanto da essersi meritate un’apposita giornata celebrativa. 

6. Giugno

Il mese di giugno segna l’inizio dell’estate, la fine degli anni scolastici ed accademici, l’inizio delle vacanze estive, ma è anche il mese del Pride, dedicato all’orgoglio LGBTQI+. 

Le date del calendario marketing di Giugno

  • 2 giugno, Festa della Repubblica: la giornata che commemora la nascita della Repubblica Italiana. 
  • 3 giugno, Giornata mondiale della bicicletta: se il tuo business è sensibile ai temi ecologici, o meglio ancora se è attivo nel campo del ciclismo, questa è una giornata che davvero non vorrai perderti. 
  • 5 giugno, Giornata mondiale dell’ambiente: come la giornata della Terra e quella della natura, questa è un’altra occasione per parlare ai tuoi clienti di come ti stai impegnando per rendere il tuo business più sostenibile. 
  • 15 giugno, Giornata della gastronomia sostenibile: la sostenibilità esiste anche in ambito gastronomico, e questa giornata è l’occasione giusta per ricordarlo ai tuoi clienti. 
  • 21 giugno, Solstizio d’Estate: l’ufficiale inizio dell’estate, quando uno dei poli della Terra raggiunge la massima inclinazione verso il Sole.
  • 21 giugno, Giornata internazionale dello yoga: inutile dirlo, se il tuo business è attivo in campo sportivo o se vendi prodotti e servizi attinenti allo yoga e alla meditazione, questa è la giornata perfetta per proporre delle offerte speciali. 

7. Luglio

La primavera è ormai un ricordo e settembre sembra decisamente lontano, luglio è il mese in cui la maggior parte delle persone va in vacanza, e la restante parte si prepara alle ferie imminenti. 

Non lasciare che anche il tuo business vada in ferie (almeno non ancora), e sfrutta questo periodo del calendario marketing per promuovere i prodotti e servizi più adatti a questa stagione. 

Le date del calendario marketing di Luglio 

  • 2 luglio, Inizio saldi estivi: attesi come se non di più dei saldi invernali, sono il momento perfetto per liberare il tuo magazzino delle scorte delle stagioni precedenti, in vista dell’imminente autunno. 
  • 6 luglio, Giornata mondiale del bacio: potrebbe non essere la giornata più adatta a promuovere il tuo business, ma è un’ottima occasione per ricordare i tuoi clienti di questa ricorrenza con una simpatica email o contenuto sui social media. 
  • 7 luglio, Giornata mondiale del cioccolato: se il tuo business si occupa di prodotti culinari o magari proprio di dolci e cioccolato, questa è una data del calendario marketing 2023 da non perdere assolutamente. 
  • 30 luglio, Giornata mondiale dell’amicizia: anche se non dovessi trovare un modo per collegare direttamente il tuo business a questa ricorrenza, perché non approfittarne per far sentire speciali i tuoi clienti, e ricordare loro che per te sono dei cari amici?

8. Agosto

L’ultimo mese dell’estate è probabilmente il mese meno attivo di tutto l’anno. Gli uffici chiudono, le persone sono in ferie, e probabilmente anche per il tuo business è il momento di prendersi una breve ma meritata pausa. Augura buone ferie ai tuoi clienti, e approfitta di questo periodo un po’ “letargico” del calendario marketing per riflettere sulla prima parte dell’anno appena trascorso. 

Le date del calendario marketing di Agosto 

  • 5 agosto, Giornata mondiale della birra: se il tuo business ha un legame con questa bevanda, questa è una data che non vorrai lasciarti sfuggire. In caso contrario, approfittane per un brindisi (anche virtuale) con i tuoi clienti. 
  • 15 agosto, Ferragosto: un po’ come Pasquetta, questa giornata è tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta e ai picnic con gli amici, in cerca di riparo dal caldo estivo. 
  • 28 agosto, Giornata mondiale del cane: chi vende prodotti per animali non può davvero lasciarsi sfuggire questa data del calendario marketing 2023.

9. Settembre

Le giornate sono ancora calde, ma l’estate è appena finita e ci si prepara a ricominciare. Inizia la scuola, l’università, e per molte persone settembre è un mese pieno di carica e di buoni propositi anche più di gennaio. E proprio grazie a tutti questi nuovi inizi, questa volta ben lontani dal periodo natalizio, questo è anche un periodo del calendario marketing particolarmente propizio per le vendite. 

Le date del calendario marketing di Settembre 

  • Primo giorno di scuola: la data varia a seconda delle città e delle regioni, ma tutte le scuole ricominciano a settembre. 
  • 21 settembre, Giornata zero emissioni: nota anche come ZeDay, è stata istituita allo scopo di sensibilizzare le persone sui danni causati dalle emissioni di carbonio.
  • 21 settembre, Giornata internazionale della Pace: sfrutta questa occasione per sensibilizzare i tuoi clienti su questa tematica, e cogli l’occasione per dimostrare che non ti stanno a cuore solo le vendite. 
  • 22 settembre, Equinozio d’autunno: augura ai tuoi clienti un buon inizio d’autunno, e ricorda loro che, se non l’hanno ancora fatto, questo è il momento di rispolverare quei buoni propositi prima che l’anno finisca. 
  • 27 settembre, Giornata mondiale del turismo: il giorno di promozione globale del valore sociale, culturale, politico ed economico del settore Turistico. Se vendi prodotti o servizi attinenti al tema, questa è un’ottima occasione per promuovere il tuo business. 
  • 29 settembre, Giornata mondiale del cuore: non è lo stesso cuore di San Valentino, questa giornata è stata istituita per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Ricorda ai tuoi clienti l’importanza della prevenzione e dimostra loro quanto ti sta a cuore la loro salute. 

10. Ottobre

Ottobre è il mese dei primi freddi, di Halloween, delle serate passate sul divano con una tisana a guardare le serie tv più amate. 
Si inizia ad avvertire l’inizio dell’inverno, le giornate diventano più brevi ed è il momento perfetto per concedersi qualche coccola in più… e chissà che non sia proprio il tuo business a offrire ai tuoi clienti la coccola perfetta. 

Le date del calendario marketing di Ottobre

  • 1 ottobre, Giornata internazionale della musica: se il tuo business si occupa di musica, questa è una data del calendario marketing da non perdere assolutamente. 
  • 2 ottobre, Giornata internazionale dei nonni: chi è così fortunato da avere ancora i nonni non vorrà lasciarsi sfuggire questa occasione per festeggiarli e farli sentire speciali, quindi perché non inviare un’email ai tuoi clienti per ricordare loro di questa giornata? 
  • 4 ottobre, Giornata mondiale degli animali: è una giornata internazionale volta all'azione per i diritti e il benessere degli animali, ed è una data importante del calendario marketing anche se non vendi prodotti per animali. 
  • 7 ottobre, Giornata mondiale del sorriso: chi non ama sorridere? Questo è un giorno in cui si cerca di far sorridere e di fare piccoli atti di gentilezza per gli altri. Se poi il tuo business dovesse avere a che fare con i denti e con il sorriso, inutile dire che si tratta dell’occasione perfetta per un’offerta speciale. 
  • 16 ottobre, Giornata mondiale dell’alimentazione: è una ricorrenza che si celebra ogni anno in tutto il mondo per ricordare l'anniversario della data di fondazione della FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura. 
  • 30 ottobre, entrata in vigore dell’Ora Solare: le lancette si spostano un’ora indietro, le giornate appariranno ufficialmente più corte e potresti sfruttare quest’occasione per ricordare ai tuoi clienti del cambiamento. 
  • 31 ottobre, Halloween: la notte dell’orrore, in cui i più giovani (ma non solo) amano travestirsi da personaggi spaventosi e fare dolcetto o scherzetto, o passare la serata in compagnia guardando film horror. È un’occasione per mangiare qualche dolcetto in più, ma anche per promuovere i tuoi prodotti a tema o semplicemente per augurare ai tuoi clienti un terrificante Halloween. 

11. Novembre

Novembre è uno dei mesi più interessanti del calendario marketing 2023. Tradizionalmente un mese di transizione prima del periodo natalizio, è ormai da diversi anni al centro del panorama promozionale grazie alla nascita e alla diffusione di tantissime occasioni dedicate allo shopping e agli sconti. 

Le date del calendario marketing di Novembre

  • 1 novembre, Giornata mondiale del veganismo: questa data è stata scelta in ricordo del giorno della fondazione nel 1944 della prima società vegana a Londra, ed è un’ottima occasione per promuovere i tuoi prodotti plant-based e cruelty-free. 
  • 1 novembre, Ognissanti: anche noto come Tutti i Santi, è una festa religiosa cattolica. 
  • 11 novembre, Giorno dei single: noto anche come 11:11, è una festa che viene dalla Cina e che è di recente stata resa commerciale e occasione di proporre sconti dedicati ai single. 
  • 13 novembre, Giornata mondiale della gentilezza: essere gentili con gli altri ci aiuta a essere più felici e a rendere il mondo un luogo migliore, motivo per cui questa è l’occasione perfetta per essere gentili con i propri clienti, magari offrendo loro un’offerta o una promozione speciale. 
  • 24 novembre, Black Friday: il weekend tra il Black Friday e il Cyber Monday è un weekend di offerte atteso con ansia dai consumatori, ed è quindi l’occasione perfetta per promuovere i tuoi prodotti e servizi a prezzi scontati. 
  • 27 novembre, Cyber Monday: di fondamentale importanza per il mondo dell’ecommerce, la fine del weekend di offerte è segnata da una giornata interamente dedicata alle offerte online. 

12. Dicembre

Dicembre è un mese un po’ nostalgico, è il mese del Natale ma anche della fine dell’anno, è un momento di offerte e promozioni ma anche un momento per riflettere sull’anno appena trascorso e per prepararsi mentalmente a quello nuovo che sta per iniziare. 

Per chi ha un business è uno dei periodi più impegnativi del calendario marketing, ed è il momento in cui tutte le strategie di marketing per il Natale iniziano a dare i loro frutti. 

Le date del calendario marketing di Dicembre

  • 8 dicembre, Immacolata: è una festa cattolica italiana, ed è uno dei giorni festivi del calendario marketing 2023. 
  • 15 dicembre, Giornata mondiale del tè: l’obiettivo di questa giornata è quello di riflettere sulle condizioni di lavoro di chi coltiva questa pianta, quindi è un’ottima occasione per dimostrare la sensibilità del tuo business per quanto riguarda temi importanti. 
  • 21 dicembre, Solstizio d’Inverno: l’autunno è ufficialmente finito, e il sole raggiunge la minima altezza rispetto all'orizzonte terrestre.
  • 24 - 25 dicembre, Vigilia di Natale e Natale: giorni di famiglia, di regali e di giochi, non dimenticare di augurare ai tuoi clienti un sereno Natale. Ormai gli acquisti sono stati fatti e questo è il momento di raccogliersi in intimità, non di provare a vendere.
  • 26 dicembre, Santo Stefano: il giorno dopo Natale spesso si trascorre in famiglia o con amici, si gioca a Tombola, a carte e si passa il tempo insieme raccontandosi gli aneddoti delle festività appena trascorse. 
  • 31 dicembre, Ultimo giorno dell’anno: i tuoi clienti aspetteranno la mezzanotte festeggiando e mangiando con i loro amici e parenti, e inizieranno a pensare all’anno che sta per iniziare. Augura un felice anno nuovo, e ricorda loro che ti troveranno pronto a soddisfare le loro richieste anche nel nuovo anno 
L'esplosione dell'e-commerce: una crescita senza precedenti negli ultimi 3 anni

Negli ultimi tre anni, l'e-commerce ha vissuto una crescita straordinaria, rivoluzionando il modo in cui le persone fanno acquisti e interagiscono con i marchi. Grazie all'avvento della tecnologia digitale, sempre più consumatori si affidano agli acquisti online per la comodità, l'ampia selezione di prodotti e i prezzi competitivi. In questo articolo, esploreremo i fattori chiave che hanno contribuito alla rapida crescita dell'e-commerce e le implicazioni di questo fenomeno per il futuro del commercio.

La diffusione della connessione Internet

Uno dei principali fattori che ha alimentato la crescita dell'e-commerce negli ultimi tre anni è la diffusione della connessione Internet a livello globale. L'accesso sempre più ampio a Internet ha permesso a milioni di persone di accedere a negozi online e piattaforme di e-commerce da qualsiasi parte del mondo. La penetrazione degli smartphone ha ulteriormente facilitato l'accesso all'e-commerce, consentendo agli utenti di effettuare acquisti in mobilità.

Cambiamenti nel comportamento dei consumatori

I consumatori di oggi sono sempre più orientati alla comodità e alla velocità. La possibilità di effettuare acquisti online da casa o da dispositivi mobili offre un'esperienza di shopping comoda e senza soluzione di continuità. Inoltre, l'e-commerce offre una vasta gamma di prodotti disponibili 24 ore su 24, eliminando le restrizioni di orario dei negozi fisici. I consumatori possono confrontare prezzi, leggere recensioni e fare acquisti in pochi clic, il che ha reso l'e-commerce un'opzione attraente per molti.

Innovazioni tecnologiche

L'innovazione tecnologica ha svolto un ruolo chiave nella crescita dell'e-commerce. La realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) sono state adottate da molte aziende di e-commerce per migliorare l'esperienza di acquisto online. I clienti possono provare virtualmente i prodotti prima dell'acquisto, riducendo le incertezze legate all'acquisto online. Inoltre, l'intelligenza artificiale (IA) e l'apprendimento automatico sono stati utilizzati per fornire raccomandazioni personalizzate e migliorare l'esperienza di navigazione e acquisto degli utenti.

Espansione globale

L'e-commerce ha reso possibile l'espansione globale per molti marchi e venditori. Le piattaforme di e-commerce consentono ai venditori di raggiungere una vasta base di clienti in tutto il mondo, superando le limitazioni geografiche dei negozi fisici. Inoltre, il commercio transfrontaliero è diventato sempre più comune, consentendo ai consumatori di acquistare prodotti da marchi internazionali con facilità.Implicazioni future La crescita dell'e-commerce negli ultimi tre anni ha aperto nuove opportunità per le imprese, ma ha anche portato a sfide e cambiamenti nel settore del commercio al dettaglio. Mentre l'e-commerce continua a prosperare, è importante considerare le implicazioni future di questa crescita senza precedenti.
1. Concorrenza tra i rivenditori tradizionali L'espansione dell'e-commerce ha posto una sfida significativa per i rivenditori tradizionali. Molti negozi fisici si sono trovati a competere con le piattaforme di e-commerce globali che offrono una vasta selezione di prodotti e prezzi competitivi. Al fine di rimanere competitivi, i rivenditori tradizionali devono adattarsi e integrare strategie di e-commerce nelle loro operazioni. Alcuni negozi fisici hanno adottato un approccio omnicanale, combinando la loro presenza fisica con un'offerta online, al fine di offrire una migliore esperienza di acquisto ai consumatori.
2. Impatto sull'occupazione L'aumento dell'e-commerce ha avuto un impatto sull'occupazione, sia positivo che negativo. Mentre l'e-commerce ha creato nuove opportunità di lavoro nel settore della logistica, della gestione degli ordini e dell'assistenza clienti online, ha anche causato la riduzione di posti di lavoro nei negozi tradizionali. Alcuni settori, come il commercio al dettaglio di abbigliamento, hanno subito una contrazione a causa della crescita dell'e-commerce. È fondamentale che le politiche governative e le imprese stiano affrontando questa trasformazione e adottando misure per riqualificare i lavoratori e sostenere la transizione verso nuovi modelli di occupazione.
3. Sicurezza e protezione dei dati Con l'aumento delle transazioni online, la sicurezza e la protezione dei dati sono diventate questioni cruciali nell'e-commerce. Le preoccupazioni riguardanti frodi, violazioni dei dati e furti di identità sono aumentate. I consumatori e le aziende devono fare affidamento su misure di sicurezza avanzate, come crittografia dei dati, autenticazione a due fattori e protocolli di sicurezza affidabili per proteggere le informazioni personali e finanziarie.
4. Innovazione continua L'innovazione tecnologica nel settore dell'e-commerce non si ferma mai. Nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale, l'Internet delle cose e il commercio vocale, stanno guidando ulteriormente l'evoluzione del commercio online. Le aziende devono rimanere agili e adattarsi ai cambiamenti tecnologici in corso per offrire esperienze di acquisto sempre migliori ai consumatori.

Conclusioni

La crescita dell'e-commerce negli ultimi tre anni ha trasformato il modo in cui le persone fanno acquisti e ha influenzato profondamente il settore del commercio al dettaglio. L'accesso a Internet, i cambiamenti nel comportamento dei consumatori, le innovazioni tecnologiche e l'espansione globale sono tutti fattori che hanno alimentato questa crescita senza precedenti. Mentre l'e-commerce offre opportunità significative per le imprese, è importante affrontare le sfide e adattarsi ai cambiamenti che questa trasformazione comporta. Nel prossimo futuro, l'e-commerce

Cross-channel Marketing e i vantaggi per le PMI

Nel mondo digitale in continua evoluzione, le piccole e medie imprese (PMI) si trovano di fronte alla sfida di raggiungere efficacemente il proprio pubblico di riferimento e competere con grandi aziende. Il cross-channel marketing offre una soluzione strategica per le PMI, consentendo loro di sfruttare appieno le opportunità offerte da diversi canali di marketing per aumentare la visibilità, migliorare l'esperienza del cliente e ottenere un vantaggio competitivo. In questo articolo, esploreremo il concetto di cross-channel marketing e i vantaggi che può offrire alle PMI.

Definizione di Cross-channel Marketing

Il cross-channel marketing si riferisce alla strategia di marketing che coinvolge l'integrazione sinergica di diversi canali di comunicazione e di vendita per creare un'esperienza di marca coerente e coinvolgente per i clienti. Questi canali possono includere siti web, social media, email marketing, pubblicità online, app mobili e negozi fisici. L'obiettivo è quello di fornire un percorso fluido e coerente per i consumatori, indipendentemente dal canale che scelgono di utilizzare.

Vantaggi per le PMI

1. Maggiore visibilità e coinvolgimento Il cross-channel marketing consente alle PMI di raggiungere un pubblico più ampio attraverso diversi canali di marketing. La presenza online e offline combinata aumenta la visibilità del marchio e l'accessibilità ai potenziali clienti. Inoltre, coinvolgere i clienti su più canali consente di creare una connessione più profonda e duratura con il pubblico, migliorando l'engagement e la fedeltà al marchio.
2. Esperienza del cliente migliorata Offrire un'esperienza omogenea e personalizzata è fondamentale per soddisfare le aspettative dei clienti odierni. Il cross-channel marketing consente alle PMI di fornire un'esperienza senza soluzione di continuità, in cui i clienti possono passare facilmente da un canale all'altro senza perdere coerenza. Ad esempio, un cliente può iniziare la ricerca di un prodotto online, visualizzarlo su un'app mobile e completare l'acquisto in negozio fisico. Questo livello di personalizzazione e flessibilità migliora l'esperienza del cliente e aumenta le probabilità di conversione.
3. Miglioramento delle strategie di marketing Il cross-channel marketing fornisce alle PMI dati preziosi sulla preferenze e comportamenti dei clienti su diversi canali. L'analisi di queste informazioni consente alle imprese di ottimizzare le loro strategie di marketing, identificando i canali più efficaci, adattando il messaggio alle esigenze del pubblico e migliorando il rendimento complessivo delle campagne. Questo approccio basato sui dati permette alle PMI di prendere decisioni informate e di massimizzare il ritorno sugli investimenti in marketing.
4. Vantaggio competitivo Il cross-channel marketing può offrire alle PMI un vantaggio competitivo rispetto alle grandi aziende. Con l'aumento delle transazioni online, la sicurezza e la protezione dei dati sono diventate questioni cruciali nell'e-commerce. Le preoccupazioni riguardanti frodi, violazioni dei dati e furti di identità sono aumentate. I consumatori e le aziende devono fare affidamento su misure di sicurezza avanzate, come crittografia dei dati, autenticazione a due fattori e protocolli di sicurezza affidabili per proteggere le informazioni personali e finanziarie.
5. Innovazione continua L'innovazione tecnologica nel settore dell'e-commerce non si ferma mai. Nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale, l'Internet delle cose e il commercio vocale, stanno guidando ulteriormente l'evoluzione del commercio online. Le aziende devono rimanere agili e adattarsi ai cambiamenti tecnologici in corso per offrire esperienze di acquisto sempre migliori ai consumatori.

Conclusioni

La crescita dell'e-commerce negli ultimi tre anni ha trasformato il modo in cui le persone fanno acquisti e ha influenzato profondamente il settore del commercio al dettaglio. L'accesso a Internet, i cambiamenti nel comportamento dei consumatori, le innovazioni tecnologiche e l'espansione globale sono tutti fattori che hanno alimentato questa crescita senza precedenti. Mentre l'e-commerce offre opportunità significative per le imprese, è importante affrontare le sfide e adattarsi ai cambiamenti che questa trasformazione comporta. Nel prossimo futuro, l'e-commerce

Customer journey e la strategia omnichannel

Customer Journey - l’importanza di una strategia Omnichannel

E-commerce e social media sono divenuti i fondamentali e, a volte, primissimi  punti di contatto tra venditori e consumatori. In questo contesto il digital marketing legato al customer journey ha dovuto evolvere velocemente le iniziali strategie multichannel, abbracciando una maggiore sinergia tra i propri canali.

Alcuni dati

Nel 2017 Square e Mercury Analytics ha condotto un sondaggio su un campione di più di 1000 PMI proprietarie di eCommerce raccogliendo i seguenti dati:

Il 56% possiede anche un punto vendita fisico

Il 21% ha un pop-up store

Il 34% vende attraverso il proprio sito web

Il 25% vende tramite Facebook

Il 16% vende su Amazon

Il 22% vende attraverso altri canali (come ad esempio eBay)

Ulteriori ricerche hanno evidenziato che circa il 74% degli intervistati ha dichiarato che è importante vivere un’esperienza omnichannel coerente durante la fase d’acquisto di un prodotto o di un servizio.  (Secondo Google, inoltre circa l’85% degli utenti online inizia ad acquistare su un dispositivo e termina l’azione su un altro)

Diventa quindi necessario cavalcare questa tendenza rendendo la propria esperienza online il più possibile integrata e user-friendly.

Da dove partire?

Attuare una strategia omnichannel significa sviluppare una presenza online adeguata:

i consumatori si aspettano navigazioni online semplici ed efficaci, poiché già ben abituati alle esperienze di grandi catene (come Amazon, ad esempio).

Gioca un ruolo importante anche la presenza nelle community e nei social media, il che significa ascoltare gli utenti, interagire e condividere contenuti di qualità.

Per arrivare a ciò bisogna “pensare in digitale” innescando quindi un processo di evoluzione culturale che coinvolga l’intera struttura di business della propria attività.

l'ecommerce ai tempi del coronavirus

l'ecommerce ai tempi del Coronavirus

"il coronavirus fa volare l’e-commerce", è così che ha esordito l'agenzia Nielsen. Secondo una loro stima, si registra un +81% per le vendite dei prodotti di largo consumo nella settimana da lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo. Un'importante accelerazione di circa 30 punti percentuali rispetto alla settimana precedente. (questo nonostante i casi di "overpricing" - "prezzi gonfiati" - sulle principali piattaforme per lo shopping online).

Analizziamo meglio la situazione. Le tipologie di prodotti maggiormente ricercate (ed acquistate) sono direttamente legate a due effetti che Nielsen Italia ha nominato rispettivamente effetto "stock” ed effetto “prevenzione e salute”. 

Effetto “stock”

La necessità di acquistare prodotti in quantità per conservarli. I dati nel dettaglio: 

riso (+61,0%);

pasta (+56,7%);

conserve  (+49,2%) e conserve rosse (+48,7%);

farina (+82%)-(con un valore di 6000 tonnellate in più rispetto alla stessa settimana del 2019);

surgelati (+24,1%);

acqua in bottiglia (+19,3%.).

Effetto “prevenzione e salute”

La ricerca di prodotti per proteggersi in questo momento:

alcol denaturato (+347,0%);

candeggina +87,8%);

il parafarmaceutico (+148%);

la carta igienica (+22,7%);

le salviettine umidificate (+260,3%);

i fazzolettini di carta (+31,7%);

sapone per le mani (+83,5%);

saponi intimi (+35,1%).

Il vantaggio nello shopping online è la possibilità di acquistare in qualunque momento della giornata, senza limiti di giorni e di orario. E' un'opportunità non solo per l’acquirente, che può scegliere in tutta calma quando effettuare i propri acquisti, ma anche per il venditore che non si vede mai costretto ad “abbassare” le serrande del proprio negozio.

Per un sito e-commerce non esistono giorni di ferialità ed è possibile gestire gli ordini con estrema facilità, anche durante certi periodi di inattività. Inoltre, per vendere online non è necessario possedere direttamente un magazzino. In molti scelgono il dropshipping, il sistema di vendita che consente di delegare direttamente al fornitore i processi di imballaggio e spedizione.

E' chiaro che una situazione importante come questa del covid19 abbia evidenziato come il digitale e l'e-commerce possa permettere di affrontare meglio questi momenti di difficoltà. le aziende che hanno già affrontato la digitalizzazione, comprendendo il valore strategico delle vendite online, stanno rispondendo meglio alle difficoltà del caso e alle limitazioni emanate dal decreto (ribattezzato #iorestoacasa) del governo in questi giorni di crisi. Mai come in questo periodo fare e-commerce risulta una preziosa risorsa che permette di continuare a lavorare, anche da casa ("smart working").

La situazione che stiamo vivendo non ha precedenti, ma non dobbiamo demordere, possiamo farcela!

Linguistic Studio rimane disponibile per qualsiasi informazione -> info@linguisticstudio.com

Prodotti Google Shooping nei risultati organici

Prodotti Google Shopping nei risultati organici

All'inizio di quest'anno Google ha annunciato il lancio di una nuova sezione tra i risultati organici, dedicata a facilitare la ricerca di prodotti per lo shopping online.

Si tratta di una funzione che si attiva automaticamente quando si lanciano query transazionali su Google da dispositivi mobili.

“Quando acquisti online qualcosa da indossare, come un piumino per l’inverno o scarpe eleganti da abbinare a un nuovo outfit, può essere utile vedere le opzioni di stile in negozi diversi”. Tuttavia, data la quantità di “opzioni online, non è sempre facile sapere cosa c’è là fuori, trovare ispirazione, confrontare le tue scelte e decidere cosa e dove acquistare” - Denise Ho, Product Manager in Google.

Praticamente, Google ha creato questa funzione indicizzando e organizzando i prodotti di oltre un milione di negozi online e aggiornando regolarmente queste informazioni. I dati per la nuova sezione shopping sono raccolti dai file (feed) condivisi tramite Google Merchant Center e i dati strutturati della pagina del negozio.

Google sta lavorando all'estensione delle tipologie di query, categorie, dispositivi e prodotti che attivano il sistema, per rendere sempre più facile per gli utenti trovare i prodotti di cui hanno bisogno in Search e per connetterle con i rivenditori sul Web.

Quindi i siti di eCommerce interessati a comparire nella sezione prodotti popolari dovranno impostare i feed di prodotto in Google Merchant Center o di applicare il markup dei dati strutturati appropriato alle pagine dei prodotti.

La nuova funzione rientra nelle strategie di Google per migliorare le esperienze di ricerca di prodotti e affrontare la crescente concorrenza di Amazon e altre piattaforme ecommerce. Non per nulla, Google ha annunciato di aver acquisito Pointy, startup irlandese che fornisce una soluzione hardware a piccoli negozi locali per gestire un inventario online e caricare prodotti che possono quindi essere mostrati nei risultati di ricerca e in annunci.

Consideriamo anche che il 26% degli acquisti online cominciano su Google, secondo gli ultimi dati. Ora risulta più facile immaginare le potenzialità e i vantaggi che questo nuovo sistema potrà offrire proprio ai proprietari di piccoli negozi, che in questo modo avranno ancora più mezzi per trovare nuovi potenziali clienti sul web.

Search Engine Marketing (SEM): una strategia di successo per il business online

Nel mondo digitale di oggi, dove il numero di siti web e la concorrenza sono in costante crescita, diventa fondamentale per le aziende adottare strategie di marketing online efficaci per distinguersi e raggiungere il proprio pubblico di riferimento. Una delle tattiche di marketing più potenti è il SEM (Search Engine Marketing), che consente alle aziende di promuovere i loro prodotti e servizi attraverso i motori di ricerca. In questo articolo, esploreremo il SEM e il suo ruolo nel garantire il successo delle attività di business online.

Che cos'è il SEM?

Il Search Engine Marketing (SEM) è una forma di pubblicità online che mira a migliorare la visibilità e il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca attraverso la sponsorizzazione di annunci. L'obiettivo principale del SEM è quello di attirare traffico qualificato al sito web, aumentare le conversioni e massimizzare il ritorno sull'investimento (ROI).

Componenti del SEM

Il SEM è composto da due componenti principali: la pubblicità sui motori di ricerca a pagamento (PPC) e l'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO)

Pubblicità sui motori di ricerca a pagamento (PPC): questa forma di pubblicità consente alle aziende di creare annunci sponsorizzati che vengono visualizzati nei risultati di ricerca dei motori di ricerca. Gli annunci PPC sono caratterizzati da una posizione prominente e vengono visualizzati sulla base delle parole chiave e delle preferenze di targeting scelte dall'inserzionista. Gli annunci vengono addebitati solo quando un utente clicca effettivamente sull'annuncio, il che rende il PPC un metodo efficace per controllare il budget pubblicitario e massimizzare il ritorno sull'investimento.

Ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO): l'ottimizzazione per i motori di ricerca è un processo volto a migliorare il posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca organici. Questo viene ottenuto attraverso l'ottimizzazione del sito web in modo da renderlo più rilevante e conforme alle linee guida dei motori di ricerca. L'obiettivo dell'ottimizzazione per i motori di ricerca è migliorare la visibilità e l'autorità del sito web nel lungo termine, aumentando la sua visibilità nei risultati di ricerca non pagati.

Benefici del SEM

L'adozione di una strategia di SEM efficace può offrire una serie di benefici per le aziende che operano online:

Aumento della visibilità: grazie al SEM, le aziende possono raggiungere un pubblico più ampio e migliorare la visibilità del loro marchio. Con annunci mirati basati su parole chiave specifiche, possono posizionarsi davanti agli utenti interessati ai loro prodotti o servizi.

Traffico qualificato: il SEM consente di attrarre utenti altamente qualificati al sito web. Grazie alla precisione del targeting, gli annunci vengono mostrati agli utenti che sono più inclini a essere interessati all'offerta dell'azienda, aumentando le probabilità di conversione e generando un traffico più qualificato.

Parametri per una corretta impostazione del SEM

Controllo del budget pubblicitario: con il PPC (Pay Per Clic), le aziende hanno il controllo completo del budget pubblicitario. Possono impostare limiti di spesa giornaliera e offrire un importo massimo per ogni clic sull'annuncio. Questo consente di gestire in modo efficiente le spese pubblicitarie e di massimizzare il ROI.

Monitoraggio e analisi dei dati: il SEM offre una serie di strumenti e metriche per monitorare e analizzare le prestazioni delle campagne pubblicitarie. Le aziende possono ottenere informazioni dettagliate sulle impressioni, i clic, le conversioni e altro ancora. Questi dati consentono di apportare ottimizzazioni continue alle campagne, migliorando l'efficacia complessiva.

Flessibilità e reattività: a differenza di molte altre forme di marketing tradizionale, il SEM offre una grande flessibilità. Le aziende possono apportare modifiche e ottimizzazioni alle campagne in tempo reale, adattandole alle esigenze e alle tendenze del mercato. Questa flessibilità consente di ottenere risultati rapidi e di adattarsi velocemente ai cambiamenti del settore.

Conclusioni

Il Search Engine Marketing (SEM) rappresenta un potente strumento per promuovere il business online e ottenere risultati di successo. Attraverso la pubblicità sui motori di ricerca a pagamento (PPC) e l'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), le aziende possono migliorare la visibilità del loro sito web, attirare traffico qualificato e massimizzare le conversioni. Con il controllo del budget, il monitoraggio dei dati e la flessibilità delle campagne, il SEM offre un approccio efficace e misurabile per raggiungere gli obiettivi di marketing. Investire nel SEM può fare la differenza nel mondo competitivo dell'e-commerce, consentendo alle aziende di ottenere una posizione di rilievo sui motori di ricerca e raggiungere il successo nel mondo digitale.

Vendere Online, da dove partire.

Vendere Online - Da dove partire.

Il digitale offre la possibilità di nuove realtà commerciali, sempre più specifiche e personalizzate. [Basti pensare al "Dropshipping", cioè il modello di vendita grazie al quale il venditore vende un prodotto ad un utente finale, senza possederlo materialmente nel proprio magazzino, nato una decina di anni fa in America.]

Qualsiasi sia il tuo progetto commerciale, le migliori attività e piattaforme si basano su una attenta pianificazione della propria presenza ed azione su web. Gli Step da seguire per una corretta progettazione della tua attività sono i seguenti:

1 Il piano di marketing

2 Analisi della concorrenza su internet e offline

3 Progettazione (o riprogettazione) del sito web

Il piano di marketing

È la struttura portante dell'intero progetto di web marketing. Stendendo il piano, bisogna descrivere chiaramente:

a Quali sono gli obiettivi da raggiungere.

b Qual è il target da colpire.

c Come e con quali tempi s'intende sviluppare l'intera strategia.

d Quali strumenti utilizzare per la promozione del sito e per il suo monitoraggio.

e La definizione di un budget.

f A quali rischi e opportunità si può andare incontro.

Analisi della concorrenza su internet e offline

Fornisce indicazioni precise dei punti di forza e debolezza del progetto web in relazione ai competitors presenti nel mercato virtuale e ai processi funzionali del sito stesso. Attraverso le analisi di benchmarking competitivo, o strategico, si possono evidenziare i punti di forza di siti simili o identici al proprio.

In particolare, l'analisi di un sito può:

a Evidenziare punti deboli e critici al fine di correggerli ed aumentare il tasso di conversione degli utenti (es: sito di commercio elettronico, portali tematici)

b Evidenziare le aree tematiche, per siti multitema (es: portali geografici, portali informativi, siti di commercio elettronico) in cui vi è un'evidente carenza di visibilità nei motori di ricerca

c Identificare i concorrenti più visibili su internet ed analizzarne i loro punti di forza

La Progettazione del sito web

Tenendo conto delle soluzioni più coerenti ed idonee in base alle proprie necessità aziendali, i passi da seguire sono:

a Raccolta e realizzazione dei contenuti e delle informazioni da pubblicare

b Classificazione e organizzazione delle informazioni all'interno del sito

c Progetto grafico e l'interfaccia di navigazione

d Scelta e l'implementazione delle tecnologie necessarie

E' proprio qui che Linguistic Studio opera. Ti accompagnamo da una posizione "Zero" (Totalmente Offline) ad una "Cento" (Sito web operativo sincronizzato con le vetrine dei principali social e marketplaces). Offriamo una prima consulenza, gratuita, dove ti aiutiamo a capire che direzione prendere con la tua attività.

Vuoi saperne di più? Contattaci -> info@linguisticstudio.com

SoLoMo Il punto di partenza

Si scrive So.Lo.Mo. e si legge Social, Local, Mobile.Tre parole che dovrebbero essere ben note alle Piccole e Medie Imprese italiane per le opportunità commerciali che sono in grado di generare attraverso la loro integrazione ed il loro utilizzo consapevole. E' stato il punto di partenza delle strategie di marketing che si sono concretizzate molto presto nel ROPO (Research Online, Purchaise Offline) e poi, più recentemente, nei Micro-Moments

So.Lo.Mo. E’ un concetto del Marketing, nato una decina di anni fa, dedicato a strategie legate a questi indicatori:

Social = per creare un punto di incontro (engagement) tramite alcuni contenuti come consigli (tips), condivisioni (share) e offerte (offers) e promozioni.

Local = Sono le informazioni del luogo esatto dell'azienda. Serve per essere reperibili (findability) e dove si fanno gli affari (deals)

Mobile = Il mezzo dove si "muove" l'utenza. Gli smartphone, utilizzati per l’84% del tempo per le ricerche online o inviare mail e solo per il restante 16% per telefonare, veicolano l'azione.

Consideriamo, in fine, anche questi altri dati: circa il 60% degli utenti naviga facebook dal proprio smartphone e il 40% di utenza usa le mappe di Google. Risulta chiaro il vantaggio che si può avere, migliorando ed ampliando la propria presenza Online, nel raggiungere nuovi potenziali contatti.

Cos'è ROPO? Migliorare la propria presenza Online

Cos'è "ROPO"?

"ROPO", o "effetto" ROPO", è l'acronimo di Research Online, Purchase Offline - “ricercare online, acquistare offline“. Quindi ROPO descrive il processo in cui l’acquirente si informa in rete su un prodotto e poi effettua l’acquisto in un negozio vero e proprio.

Questo fenomeno è anche chiamato webrooming, mentre il fenomeno inverso viene chiamato showrooming, ovvero quando i clienti ricercano informazioni offline, per poi acquistare un prodotto Online (comparando le diverse offerte.)

Secondo uno studio di Google, già nel 2011 quasi il 38% dei consumatori ha effettuato ricerche online per poi acquistare il prodotto offline. Infatti con l'uso crescente di Internet su smartphone e tablet si può cercaree confrontare i prezzi, mentre si è intenti a fare shopping.

Questa tendenza negli usi del consumatore ha creato una nuova sinergia tra e-commerce e negozio fisico.

Seguendo l'effetto ROPO, impegnarsi a migliorare la propria presenza online risulta particolarmente vantaggioso. Così facendo si presenta online il proprio negozio e soprattutto si rendono disponibili i prodotti ricercabili online anche in negozio. 

Tra le informazioni più importanti da comunicare rientrano:

1 Un catalogo completo di prodotti (organizzati in un sito)

2 Disponibilità degli articoli

3 Orari di apertura e chiusura

4 indicazioni stradali e di parcheggio dell'attività

5 Contatti telefonici e online (per prenotazioni ed assistenza)

Noi di Linguistic Studio propongono soluzioni comode e personalizzabili per le diverse situazioni, offrendo una prima consulenza. Accompagnamo, passo per passo, le attività commerciali in un contesto online dove ogni canale (e-commerce, marketplaces e social) è sincronizzato e seguito per migliorarne la presenza su internet.

Customer Journey e Mobile

Quanto incide il mobile nel viaggio del consumatore? Secondo uno studio condotto da Google, una persona consulta il proprio smartphone circa 150 volte al giorno la cui sessione, mediamente, può durare circa 70/80 secondi.

Google ha definito questo fenomeno come "micro-moment", cioè il soddisfare un bisogno momentaneo attraverso una consultazione online. 

Questi "micro-momenti", nel marketing, sono paragonabili ai touchpoint del Costumer Journey.

Costruire una strategia su questi micro-moments significa prima definire bene quali sono questi momenti:

1 I-want-to-know-moment (voglio conoscere) - è legato all’esigenza dell’utente di approfondire e ricercare informazioni su un prodotto o servizio, su temi e argomenti ad essi correlati;

2 I-want-to-go-moment (voglio andare) - il forte bisogno di recarsi fisicamente presso un certo punto vendita per acquistare un prodotto o servizio;

3 I-want-to-do-moment (voglio fare) - il momento in cui gli utenti cercano e apprezzano un aiuto concreto su come ottenere un certo risultato;

4 I-want-to-buy-moment (voglio acquistare)  - l’utente è pronto ad effettuare un acquisto. In questo momento ha bisogno di essere guidato nella scelta su come e dove acquistare.

Impostare una strategia legata ai micro-moments permette di accrescere la propria conoscenza del cliente e migliorarne le interazioni e la fidelizzazione.

Cos'è il Customer Journey?

Con il settore del ecommerce e del social commerce sempre più in aumento, le nuove potenzialità del digitale offrono la possibilità di migliorare la propria presenza propria presenza in internet.

Quindi come fare ad attirare nuove persone al proprio sito o alla propria pagina?

Partiamo dal presupposto che, in Internet, quello dell'utenza, è una sorta di "viaggio". Nel marketing il "Costumer Journey" (viaggio del consumatore) è il tracciamento e l'analisi del rapporto tra consumatore ed azienda.

Esso prevede cinque tappe fondamentali (touchpoint) da comprendere:

1 Consapevolezza (awareness): il consumatore è consapevole di poter trovare in un prodotto la soluzione al suo problema o la risposta a un suo bisogno. 

Il prodotto viene proposto da una o più aziende e il consumatore ne è venuto a conoscenza attraverso diversi canali (sito, email marketing, social network, online ads, ecc...);

2 Famigliarità (familiarity): il prodotto diviene familiare e quindi riconoscibile nell’ampia gamma di opzioni offerte;

3 Considerazione (consideration): qui il consumatore si trova a scegliere fra le diverse marche e a giocare un ruolo importante sono le caratteristiche del prodotto e il prezzo.

In questa fase il consumatore ricerca attivamente informazioni;

4 Acquisto (purchase): dopo un certo periodo, più o meno breve, è riuscita a trasformare un bisogno in un acquisto (effettuato attraverso lo store locale, piattaforma ecommerce o in un marketplace);

5 Fedeltà (loyalty): fare in modo che il consumatore diventi fedele al brand .

Il ruolo chiave spetta alla capacità dell’azienda di suscitare interesse con prodotti correlati e con assistenza post-vendita (assistenza, social network, ecc...).

Perchè sincronizzare il proprio e.commerce con le terze parti

Sincronizzare il proprio e.commerce con marketplace è funzionale al essere il più possibile presenti nei diversi ambiti della rete. Le sincronizzazioni di un e.commerce verso terze parti coinvolgono diversi aspetti dell'allineamento dei contenuti. a tal riguardo, Si può parlare di sincronizzazioni ridondanti e sponsorizzate.

Le sicronizzazioni ridondanti permettono il posizionamento con messa in vendita del prodotto su i principali marketplaces. Si tratta di posizionamenti di prodotti su Amazon, ebay, alibaba, etzy ecc. in questo caso la piattaforma di posizionamento ha un carrello proprietario e scoraggia la comunicazione dell'ecommerce di provenienza.

La sponsorizzazione del prodotto è a carico del marketplace che riceve una piccola commisione fissa ed una significativa commissione sul venduto. I posizionamenti sponsorizzati invece sono focalizzati sulla  comunicazione del proprio e.commerce dove viene finalizzata la vendita. Le sponsorizzazioni vengono generalmente pagate sul clic e possono essere orientate al lead o al remarketing, sia per mezzo di motori di ricerca che di social. Il lead è una sponsorizzazione proveniente dal motore di ricerca o dal Social finalizzata a generare traffico su una pagina di atterraggio del sito che può essere una scheda prodotto o una pagina di iscrizione ad un servizio. Il lead si verifica laddove il cliente precedentemente sconosciuto, viene raggiunto da un messaggio e da lì invitato a cliccare sull'annuncio, atterrare nella pagina di chiamata all'azione e convertirsi in una vendita o iscrizione. Le campagne di remarketing invece sono focalizzate ad effettuare azioni di upselling e cross selling.

il remarketing in upselling si verifica qualora un utente dopo aver visistato il nostro sito raggiunto da un messaggio successivo sia in ambito social che nella rete di ricerca fa un azione che aumenta il valore della precedente posizione di acquisto. Il cross selling, che viene invece impostato sul venduto, è un'azione che aumenta il valore dell'acquisto precedente. Per esempio un utente che acquista un paio di scarpe viene raggiunto da un messaggio successivo che lo informa di un offerta per la lucidatura delle scarpe precedentemente acquistate.

Perchè sincronizzare il proprio e.commerce con Amazon

Amazon è un e.commerce che vende prodotti propri ma è anche un market place virtuale dove  utenti internazionali possono mettere in vendita i propri prodotti.

Amazon si divide principalmente in 2 aree: Seller, Vendor.

Seller è la parte di Amazon aperta ai riventidori che possono posizionare online i propri prodotti. L'area Vendor è, invece, dedicata ai produttori . Nei confronti dei Vendor Amazon può diventare anche un rivenditore diretto che acquista e rivende in prima persona. Amazon per la messa in vendita dei prodotti di terze parte richiede una provigione di circa il 15% rispetto al prezzo del venduto. Inoltre c'è una tariffa fissa mensile per l'utilizzo della piattaforma.

Sync permette la pubblicazione automatizzata dei prodotti tra sitoweb ed Amazon mantenenedo allineate le disponibilità tra le diverse aree del marketplace. 

Le aree di vendita Amazon per l'Europa sono 5: Italia, Germania, Regno Unito, Francia, Spagna e recentemente Olanda. La messa in vendita del prodotto è basata sulla base di codificazione Ean. L'univocità dell'Ean permette una facile comparazione di prezzo in modo da proporre una vendita competitiva. Sync oltre alla messa in vendita su regione Europea permette anche la vendita su le regioni USA e Giappone.

Il principale vantaggio di essere presenti in Amazon consiste nel poter promuovere i propri prodotti con spese di sponsorizzazione che sono a carico del Marketplace che a sua volta viene remunerato sul venduto.

Nel primo periodo di vita di un e.commerce proprietario, l'allineamento con il marketplace rappresenta un modello di avviamento sostenibile.

GS1 – Linee guida per il commercio elettronico da smartphone e tablet

Gli elementi essenziali che devono essere presenti in una “MOBILE READY HERO IMAGE” (MRHI)

GS1, Global Standard – l’ente internazionale di riferimento per definire le modalità di comunicazione B2B e B2C relative a beni e servizi – ha pubblicato una guida volta a definire un modello sul come presentare le offerte online.
Questa GUIDA si occupa dei problemi relativi alla presentazione di prodotti in contesti di vendita principalmente su schermi piccoli (smartphone), tipicamente a fianco delle funzioni di aggiunta al carrello.
Questo lavoro trova la sua motivazione nel cambiamento delle vendite on-line, che stanno passando dal computer allo smartphone, per il fatto che i consumatori scelgono sempre più questo ultimo come strumento per l’acquisto, anche per prodotti di largo consumo.

Questo cambiamento presenta specifici problemi per i proprietari dei marchi e per i venditori:

1.       Lo spazio fisico (ridotto) dello scaffale digitale su schermo.

2.       Il “momentum scroll” che è la capacità di scorrere rapidamente attraverso una lista, in modo semi-indipendente dal movimento del dito dell’utente.

3.       Il comportamento del consumatore che, per i beni di consumo confezionati ed altri elementi di approvvigionamento, tende ad avere un tempo di attenzione molto limitato; ovvero prende decisioni più o meno immediatamente.

I fattori della limitata grandezza dello schermo e della scarsa attenzione aumentano molti dei problemi già riscontrati negli ambienti desktop della vendita e possono condurre facilmente ad un’esperienza di consumo insoddisfacente:

·         Frustrazione per non essere in grado di trovare i prodotti cercati

·         Confusione nella scelta del prodotto

·         Ordini sbagliati per grandezza e quantità dei prodotti

La guida innanzitutto è finalizzata a migliorare l’esperienza del consumatore e non a limitare la creatività e la competitività dei marchi e dei venditori.

 

DEFINIZIONE

Una “Mobile Ready Hero Image” (MRHI) è una rappresentazione di un prodotto del mondo reale che può essere diversa dalla foto del pacchetto standard, ma che mantiene la maggior parte degli elementi chiave  del design dei pacchetti fisici, forma e colore, e che quindi è riconoscibile in uno scaffale digitale.
L’immagine dovrebbe includere, o essere associata con, elementi chiave che i consumatori normalmente usano quando  prendono decisioni di acquisto o scelgono il prodotto corretto, visti i risultati delle ricerche.

 

LE 4 “W” (ELEMENTI CHIAVE)

La definizione di una MRHI include riferimenti “agli elementi chiave che i consumatori sono soliti usare quando prendono decisioni di acquisto”. La ricerca condotta da diverse organizzazioni su cosa costituisca un elemento chiave ha portato alla definizione delle 4 “W”:

1.       WHO IS THE BRAND: (Qual è il marchio?) – Il nome del marchio (BRAND NAME sul vocabolario del web di GS1) è il nome riconoscibile usato dal proprietario di un marchio per identificare in modo univoco una linea di prodotti o servizi. Esso è riconoscibile dal consumatore. Ci può essere inoltre un sotto-marchio: il secondo livello del marchio, che può essere un marchio commerciale. Il sotto-marchio è il fattore primario di differenziazione che il proprietario di un marchio vuole comunicare al consumatore o acquirente.

2.       WHAT IS IT: (Che cosa è?) – Qual è il tipo di prodotto? È uno shampoo, cibo per gatti, un gelato, un soft-drink ecc. ecc. Il nome funzionale (FUNCTIONAL NAME sul vocabolario del web di GS1) dovrebbe aiutare a chiarire la classificazione del prodotto: per esempio “mistura” (per la cura della persona) o multi-superficie (per i prodotti di pulizia). Per molti prodotti questa informazione sarà convogliata visivamente e non con del testo; non c’è bisogno di sottolineare con la parola “acqua” una bottiglia d’acqua per esempio.

3.       WHICH VARIETY IS IT: (Qual è la varietà?) – La descrizione della variante (VARIANT DESCRIPTION sul vocabolario del web di GS1) concerne le caratteristiche distintive che diversificano i prodotti con lo stesso marchio e dimensioni includendo elementi che possono essere il gusto, la fragranza o il sapore. “Fermo o frizzante” è un esempio specifico per le bevande.

4.       HOW MUCH OF IT IS THERE: (Qual è la quantità contenuta?) – Il contenuto netto (NET CONTENT sul vocabolario del web di GS1): la quantità di prodotto contenuta da un pacco, normalmente come indicato dall’etichetta stessa. Per esempio, 750ml di un liquido o di un gel; il numero di pannolini in un pacco, il numero di lavaggi che un detersivo in polvere permette ecc. ecc. In caso di confezione multipla è importante poter stabilire quanti elementi individuali sono contenuti così come la grandezza, il peso e la quantità di ciascuno di loro.  Per prodotti commerciali a valore fisso, usare il valore indicato sulla confezione, per evitare il problema del tasso variabile di riempimento che nasce con qualche prodotto venduto per volume o peso, e per i quali il contenuto effettivo può variare leggermente da partita a partita. In caso di prodotti a quantità variabile, il contenuto netto indica la quantità media.

In alcuni casi le 4 W potrebbero dover essere integrate per offrire informazioni sufficienti per prendere decisioni di acquisto. In “qual è la varietà” si potrebbe dover includere un intervallo di età di destinazione, come per esempio “gattini da 0 a 6 mesi di età”. Ed allo stesso modo “la quantità” potrebbe dover coprire dimensioni multiple come per esempio il numero di fogli o la lunghezza totale di un rotolo di carta igienica. In queste circostanze sarà necessario aggiungere informazioni aggiuntive rispetto alle 4 W.

Seguono esempi di elaborazioni corrette di immagini e testi eseguite seguendo le linee guida di GS1.

Perché essere presenti sui principali marketplace (Amazon ed Ebay)?

Dal momento che una ditta decida di cominciare ad utilizzare l'e-commerce essa vorrebbe di certo iniziare a vendere, oppure vorrebbe incrementare le sue vendite, utilizzando però i nuovi "canali" dell’on-line.

Ogni realtà economica ha però le sue caratteristiche, che la distinguono da tutte le altre, e per questo l'attività di vendita on-line richiede un'inziale attenta e scrupolosa attività di analisi, per individuare esattamente quelle che possono essere le migliori mosse da compiere: ovvero dovrà essere preventivamente analizzata la situazione del marketing di questa azienda e creato un Business Plan dedicato all’e-commerce.

Infatti esistono diversi modi per entrare nel commercio elettronico e sono 3 principalmente le vie che consentono che avvenga questo ingresso; ma all’aumentare dell’efficacia del mezzo aumentano inevitabilmente i costi in un trade-off classico tra costi ed efficacia.

  1. ORGANICO: il primo modo di proporsi al mercato è quello di sfruttare semplicemente la propria presenza sul web, con un proprio sito e-commerce e con l’essere presenti ad esempio sui principali social (Facebook, Instagram, Pinterest. Linkedin ed altri per esempio). Questo insieme di attività consente di essere presenti comunque sul web e sui risultati delle ricerche fatte da potenziali utenti sui principali motori di ricerca, ma difficilmente consentirà di cominciare a vendere fin da subito. L’indicizzazione organica è un’attività a medio lungo termine che riguarda l’ottimizzazione delle pagine e dei contenuti del sito.
  2. SPONSORIZZAZIONI: un secondo modo di aumentare la propria visibilità sul web, e quindi di accrescere la potenzialità di ricevere risultati a breve termine, consiste nello sponsorizzarsi a pagamento su Google, Facebook o altri operatori, per apparire nei risultati di ricerca degli utenti in maniera il più possibile targettizzata. Queste attività richiedono una pianificazione economica ma consentono di avere immediate conversioni in vendite. In particolare ogni sito che consente sponsorizzazioni ha le sue peculiarità, e ad esempio Facebook permette di targettizzare al meglio il pubblico destinatario delle offerte commerciali, mentre Google risponde più ad una esigenza già emersa da parte del pubblico, ovvero risponde nel momento in cui già avviene una richiesta e si è già dimostrato un interesse verso qualcosa.
    Le sponsorizzazioni sono strumenti validi, per rafforzare il traffico organico e targettizzare la propria odience. In fase di apertura di un e-commerce rappresentano una valida soluzione per avviare il proprio business online.
  3. MARKETPLACE: rappresentano un ulteriore possibilità di accelerazione del proprio business. Marketplace come Amazon ed Ebay rappresentano “Il Mercato” nel senso che in essi è possibile che un brand acquisisca tutte quelle caratteristiche e potenzialità di fare vendite, che tutti gli altri strumenti non permettono. Le loro strutture, all’apparenza semplici e spartane, hanno raggiunto alti livelli di complessità. Questo implica che oltre ad adattarsi alla perfezione alle esigenze di venditori ed acquirenti (nelle loro diverse tipologie e nei loro vari modi di agire) sono in grado di offrire un insieme davvero grande e raffinato di servizi aggiuntivi, che coinvolgono ad esempio l’internazionalizzazione del brand, la sua notorietà e la sua affidabilità. Il sistema è organizzato in un insieme di “piazze” in lingue diverse, e fra i suoi pilastri c’è sempre l’aspetto delle recensioni. Le recensioni sono importanti e raramente funzionanti al di fuori dei Marketplace come Ebay ed Amazon.
    I costi per essere presenti su queste piattaforme possono però essere anche particolarmente gravosi (vanno dal 15% al 40% del ricavo), ed esserci richiede una attenta valutazione preventiva come indicato nell’introduzione a questo articolo.

Ecco dunque spiegato perché una realtà economica dovrebbe pensare ad essere presente sui Marketplace qualora voglia intraprendere la via del commercio elettronico.

Noi di Linguistic Studio abbiamo una serie di strumenti che consentono alle realtà che si affacciano sul mondo del commercio elettronico e dei Marketplace, di poter svolgere la loro attività di vendita nel migliore dei modi. Come si sa infatti ci sono delle criticità che potrebbero emergere in questo contesto ed in questa tipologia di vendita.

Ad esempio, come detto, Amazon ed Ebay si sono organizzati in più negozi (siti internet) autonomi per le diverse zone geografiche e le diverse lingue. Ebbene gli strumenti informatici di Linguistic Studio (Ebay-Sync e Amazon-Sync) consentono di pubblicare o modificare i prodotti sul proprio e-commerce in modo tale che tali pubblicazioni o modifiche avvengano anche su Ebay o Amazon in modo automatico.

Ma non solo: grazie a questi stessi strumenti i vari punti vendita (cassa, e-commerce, Marketplace) saranno sempre sincronizzati, in modo di evitare che on-line siano ancora disponibili prodotti ormai venduti altrove (per esempio in negozio) e viceversa.

Se poi l’azienda che si rivolge a noi ha già un gestionale interno, i nostri strumenti (LS Notification) consentono di risparmiare ulteriormente tempo, perché essi si allineano a questi gestionali: con un sistema di importazioni ed esportazioni di dati rendono il passaggio al commercio elettronico più economico, soprattutto in termini di tempo.

Quando si comincia e si vuole entrare nei Marketplace è anche importante sapere a quale livello di digitalizzazione è già l’azienda che vuole fare questo passo. Quando c’è un gestionale i prodotti potrebbero o meno essere già stati digitalizzati.

La nostra azienda vi segue da questo momento inziale: dal momento cioè in cui è importante fare le foto ai prodotti e digitalizzarli per poterli inserire nel database, specie se l’azienda che lo richiede non aveva già fatto questo o non aveva un gestionale interno. Linguistic Studio continuerà poi comunque ad occuparsi dei suoi clienti in modo continuo e costante con una fase di assistenza e supporto, per andare incontro alle esigenze che potrebbero manifestarsi.

LINGUISTIC STUDIO ED I MARKETPLACE

Amazon ed Ebay

COSA SONO? PERCHE’ USARLI? QUAL E’ IL MIGLIORE?

IL RUOLO DI LINGUISTIC STUDIO

 

 

AMAZON ED EBAY

AMAZON è stato fondato nel 1994 da Jeff Bezos ed è oggi la più grande Internet Company del mondo.
E’ nata come LIBRERIA ONLINE ed infatti nel 1997 AMAZON definiva se stesso come “la più grande libreria del mondo”. Sempre nel 1997 cominciò la sua quotazione in borsa. In poco tempo ha allargato l’offerta dei suoi prodotti aggiungendo DVD, CD musicali, elettronica, software, abbigliamento, mobilia, giocattoli, cibo ed altro. Attualmente AMAZON.IT è il primo e-commerce d’Italia.
E’ oggi uno dei più grandi retailer del mondo: nel secondo trimestre del 2017 ha registrato vendite per 37,96 miliardi di dollari.


amazon

EBAY fu lanciato durante lo stesso periodo di Amazon (1995) e si quotò in borsa dal 1998. Inizialmente Ebay si occupava di vendite all’asta via web rispettando la sua mission di diventare “la più grande comunità di commercio online tra persona e persona”. Quindi fin dall’inizio Ebay poteva essere usata da venditori principianti o part-time, diversamente da Amazon in cui sono sempre stati presenti solo venditori professionisti.
Nel secondo trimestre del 2017 il volume di vendite realizzate su Ebay ha raggiunto 21,5 miliardi di dollari, poco più della metà di quelle di Amazon.

ebay

 

PERCHE’ USARE QUESTI MARKETPLACE

I motivi per cui si potrebbe scegliere di utilizzare queste due piattaforme non sono prettamente di ordine tecnico. I 2 marketplace tra l’altro a livello tecnico ed informatico sono piuttosto “semplici” per non dire che forse hanno anche alcune lacune da questo punto di vista.
Piuttosto Ebay ed Amazon dominano il mercato perché sui loro siti hanno saputo attrarre una “massa critica” di clienti e perché questa dimensione li ha trasformati da piattaforme in veri e propri mercati.
Ebay ed Amazon sono mercati nel senso che in essi si possono incontrare la domanda rappresentata dai clienti (ovvero le persone che frequentano il sito alla ricerca di cose da comprare) e l’offerta dei negozianti che mettono in vendita i prodotti.
Dal punto di vista del venditore utilizzare una di queste piattaforme potrebbe essere sicuramente una scelta conveniente per una ragione essenzialmente: sui marketplace il costo delle visite è a carico del marketplace stesso e non del venditore. I costi per partecipare partono da circa 30,00 € mensili con commissioni aggiuntive sulle vendite di circa il 15%, in cambio questi grandi mercati online offrono visite di qualità ed alti volumi di visualizzazioni; specie se confrontate alle visite che un e-commerce potrebbe generare da solo, in particolare durante la fase di primo avviamento.
La qualità delle visite è però forse l’aspetto più importante perché essa aumenta il cosiddetto “tasso di conversione”, diminuendo di conseguenza il costo della vendita: ed è per questa ragione che è preferibile essere visitati dalle “persone giuste” piuttosto che da “tante persone”.
Soprattutto i maggiori marketplaces attraggono proprio i clienti che vogliono comprare (ed infatti il tasso di conversione medio è in genere superiore in essi rispetto agli e-commerce di proprietà dei singoli merchant).
Come sempre, per avere successo è necessario offrire i prodotti il più possibile brandizzati o che attraggono considerevoli numeri d ricerche online.
Una volta che si comincia ad usare questi marketplace bisogna rispettare alla lettera le loro regole, e soprattutto bisogna prendersi l’impegno di interagire con i clienti offrendo loro una qualità molto elevata in termini di “customer service” (servizio clienti).
Bisognerebbe evitare in particolar modo di ricevere feedback negativi e invece cercare di ottenere recensioni il più possibile positive.
La differenza tra Amazon ed Ebay è anche nella quantità di feedback che i clienti rilasciano ai prodotti e dalla meticolosità della recensione, cosa dovuta alla diversa natura e specializzazione dei 2 marketplace.
Su Amazon l’acquirente che rilascia un feedback è circa 1 su 50. Su Ebay è 1 su 5. Ed anche di questo bisogna tener conto.

 

LINGUISTIC STUDIO ED I MARKETPLACE

Quindi aldilà della presenza sul marketplace è importante considerare anche in quale modo viene poi gestita tutta la logistica ed il rapporto col cliente, fino anche all’assistenza ed al marketing post-vendita.
Buona parte del lavoro del commercio elettronico infatti concerne la logistica: dalla gestione del magazzino, all’attività di spedizione, dal rispetto dei tempi necessari per spedire la merce (che devono coincidere il più possibile con quanto preventivamente dichiarato) alla gestione dei resi, dall’assistenza post-vendita fino alla generazione di fidelizzazione nei clienti già acquisiti, anche attraverso pubblicità e comunicazioni mirate.
Proprio in questo contesto LINGUISITC STUDIO può offrire un valido sostegno attraverso la sua esperienza nel rendere integrate le varie piattaforme di commercializzazione dell’azienda: Linguistic Studio con le sue applicazioni sincronizza il sito e-commerce ed i principali marketplace. Parliamo di EBAYSYNC e di AMAZONSYNC in questo caso. In questo modo tutta la fase logistica viene facilitata, ed inoltre coordinata con il magazzino ed il negozio reale. Tutto questo per evitare di avere spiacevoli sorprese, nella speranza invece di ricevere dei feedback positivi, per acquisire nuovi clienti e fidelizzare i vecchi.

logistica

 

QUAL E’ IL MIGLIORE MARKETPLACE?

A meno che non li si giudichi solamente basandoci su volume di vendita e numero di clienti, per rispondere a questa domanda ognuno prima dovrebbe prendere in considerazione gli aspetti soggettivi e specifici.
Amazon è senza dubbio una potenza mondiale dell’E-commerce con i suoi 300 milioni di clienti. Nonostante i clienti di Ebay siano solo la metà circa di quelli di Amazon, rimangono molte opportunità per i venditori su Ebay, soprattutto per quelli che offrono prodotti vintage o di nicchia, i quali non vanno molto d’accordo con la rigida struttura di Amazon.
Per cui in conclusione la risposta alla domanda (quale marketplace scegliere?) è aperta. Dipende dal prodotto che si vuole vendere, dalle marginalità che si possono ottenere, dalla capacità di gestire tutto l’aspetto della logistica, dalle abitudini di acquisto degli stessi clienti.

I dati sull'e-commerce in Italia nel 2018-2019

I dati sull'e-commerce nel nostro Paese nel biennio 2018-2019

In Italia la diffusione dell’uso di internet tra la popolazione ha raggiunto quota 70% registrando, nel mese di dicembre 2018, una media di 42,3 milioni utenti unici nel mese, che si connettono sia da fisso che da mobile.
Diminuisce la navigazione da desktop (da 35,4 a 28,4 milioni di utenti unici al mese), mentre il mobile rimane costante e viene utilizzato mensilmente dal 67% della popolazione. Rispetto allo scorso anno il dato sembra più basso, ma la fetta di popolazione è stata ampliata, includendo anche i bambini dai 2 agli 11 anni e le persone sopra i 74 anni per il device desktop.

Nel 2018 il mercato e-commerce B2C in Italia ha generato un fatturato di 41,5 miliardi di euro, crescendo complessivamente del 18% rispetto al 2017, più di quanto fatto l’anno precedente.
I consumatori online sono circa 38 milioni, ovvero il 62% della popolazione e si prevede che entro il 2023 raggiungeranno quota 41 milioni. Nonostante la crescita registrata negli anni, la percentuale di popolazione che acquista online è più bassa rispetto agli altri Paesi europei (ad esempio è del 93% in UK, 91% Paesi Nordici e Paesi Bassi, 88% Germania, 84% Francia e Spagna e 71% Polonia).
In Italia lo smartphone viene utilizzato dagli shopper online molto di più che nel resto d’Europa.
L’85% della popolazione web infatti usa il mobile per fare shopping. Il 34% lo usa spesso e il 14% sempre.

 

Distribuzione dei fatturati nel 2018

Il tempo libero è il settore che continua a detenere la fetta più grande del fatturato e-commerce (41,3%), seguito dal Turismo (28%). Mentre il primo prosegue rapido la sua crescita anche grazie al gioco online, il secondo si attesta su un +9% a dimostrazione della maturità del settore.
I Centri commerciali continuano la loro crescita (+39%), raggiungendo quota 14,5% contro il 12% di fatturato dello scorso anno. Il trend è dettato soprattutto dai grandi player internazionali.
Rispetto alla crescita anno su anno, si evidenzia il +23% dei settori Salute e bellezza grazie al beauty, ma anche alla proliferazione delle farmacie online, mentre Moda cresce del 18%.
Elettronica di consumo, Casa e arredamento e Alimentare crescono del 17%, quest’ultimo grazie al largo consumo ma anche al food delivery.
Tornando alla distribuzione del fatturato e-commerce ai tre settori big seguono: Assicurazioni (4,9%), Elettronica (3,3%), Alimentare (2,8%), Moda (2,2%), Editoria (1,9%), Casa e arredamento (0,8%) e Salute e bellezza (0,3%).

Fonte: Casaleggio ed associati, 2019

E-commerce Italia 2018 - Fatturato per settori

prospettive fatturato e-commerce italia 2019

Commissione Europea: più diritti per consumatori e venditori online

L’11 aprile, la Commissione europea ha proposto una nuova norma che mira a tutelare sia i consumatori che i venditori del mondo e-commerce. Il cosiddetto “new deal”, diviso in 5 punti, mira ad aumentare la sicurezza durante le transazioni online e la trasparenza durante le comunicazioni tra cliente e venditore, dando la possibilità all’utente finale di sapere in maniera precisa se sta comprando da un privato o da un’impresa ed avere diritto a più protezioni in caso di frode. Questa proposta inoltre andrebbe ad abolire gli obblighi a carico dei venditori riguardo al diritto di recesso del consumatore.

1) Rafforzare i diritti dei consumatori online

Più trasparenza

In caso di acquisto online, i consumatori dovranno essere chiaramente informati se un prodotto o servizio è venduto da un privato o da un professionista.In caso di ricerca online, i consumatori dovranno essere chiaramente informati se un prodotto è stato sponsorizzato da un professionista o meno.

Nuovi diritti

Estensione del diritto di recesso anche a servizi gratuiti: il cliente potrà quindi recidere il contratto e quindi cancellare l’account liberamente anche da servizi che non richiedono un pagamento.

2) Dare ai consumatori gli strumenti per far valere i loro diritti e ottenere un risarcimento

Ricorso di gruppo a pratiche di commercio illecite

Sarà data la possibilità, in seguito a pratiche di commercio sleali, di fare ricorso e chiedere un risarcimento o una riparazione tramite gruppi come una associazione consumatori. Questa possibilità è già presente in alcuni stati europei, per cui sarà standardizzata ed estesa a tutti gli stati membri. Sarà inoltre data una regola comune anche per le richieste di rimborso o riparazione individuale, per le quali, al momento, non c’è una normativa comune.

3) Introdurre sanzioni efficaci per le violazioni del diritto del consumo dell'UE

Sanzioni standard per tutti gli stati europei

Attualmente non esiste una normativa unica per sanzioni in questa categoria e spesso le sanzioni non sono abbastanza elevate da avere dissuadere i trasgressori. La normativa andrebbe a regolamentare in maniera univoca per tutti gli stati membri le sanzioni, fissando una sanzione massima pari al 4% del volume d’affari annuo del professionista. Gli stati potranno tuttavia imporre anche percentuali massimali più elevate.

4) Contrastare le differenze di qualità nei prodotti di consumo

Protezione contro copie di diversa qualità

Si andrà a dare la possibilità alle autorità nazionali di valutare e contrastare attivamente la vendita di prodotti “copia”, ovvero che se pur all’apparenza sembrano essere identici ad altri, hanno in realtà caratteristiche e composizioni diverse.

5) Migliorare le condizioni per le imprese

Protezione contro i resi di prodotti usati e restituiti

La norma abolirebbe, oltre ad altri oneri, gli obblighi da parte dell’impresa riguardanti il diritto di recesso del consumatore. I clienti inoltre non potrebbero più effettuare resi per prodotti già usato e non solo provati, dando inoltre il diritto all’azienda di effettuare il rimborso solo in seguito alla riconsegna del prodotto.

Maggiore flessibilità nella comunicazione

Le imprese potranno utilizzare anche altri metodi per comunicare con i clienti, come live chat o moduli, semplicemente il cliente dovrà avere la possibilità di ricontrollare le comunicazioni precedenti, esattamente come le email.

In conclusione

Se questa normativa sarà approvata, in seguito alla discussione in Parlamento e Consiglio europeo, porterà nuovi diritti, più trasparenza e protezioni per i clienti da pratiche di vendita poco lecite, ma anche protezione per i venditori da pratiche di reso scorrette degli acquirenti. Se avete dubbi, curiosità o semplicemente volete parlare con noi di questa nuova proposta normativa, fatecelo sapere su Facebook o Linkedin, saremo felici di rispondervi ed instaurare un discorso.

Perchè è importante fornire spedizioni veloci e tracciate

Se qualche anno fa bastava avere il prezzo più basso del mercato per essere sicuri di vendere online, adesso la situazione è decisamente diversa ed oggi ne capiremo il motivo

Amazon: amico-nemico

Uno dei più grandi alleati del commercio elettronico, per quanto possa sembrare assurdo, è anche il più grande competitor di qualsiasi piattaforma di ecommerce esistente. Il colosso della vendita online ha impostato degli standard che ben poche imprese riescono a eguagliare. Grazie ad una infrastruttura logistica organizzata ed a servizi come Prime, riesce a fornire spedizioni gratuite entro le 24 ore. Senza dimenticare poi servizi come Pantry per le spedizioni di beni deperibili ed i Dash Button, piccoli pulsanti collegati alla rete wireless di casa che alla pressione effettuano l’ordine di una quantità prefissata di un determinato prodotto, il tutto configurato in precedenza. Amazon ha anche affermato che Prime Air, ovvero le spedizioni tramite droni, potrebbero essere più vicine di quello che pensiamo, essendoci già i primi test pratici nel Regno Unito. Quest’ultimo servizio potrebbe garantire addirittura la spedizione entro un’ora dall’ordine.

Questo ovviamente non deve minimamente scoraggiare l’apertura di un proprio negozio online, ma deve far riflettere sulla situazione attuale del commercio elettronico, un mondo fatto di spedizioni sempre più veloci e clienti sempre più impazienti

Ed Ebay che fa?

Il secondo marketplace più conosciuto al mondo, anche se non fornisce la struttura logistica di Amazon, si sta ugualmente adeguando al mondo delle spedizioni veloci, fornendo la possibilità ai propri venditori di usufruire di tariffe agevolate con i corrieri grazie al Gestore delle Spedizioni. Questo servizio permette, anche a venditori che non hanno abbastanza volume da poter concordare dei contratti vantaggiosi con i corrieri, di poter avere prezzi di spedizione competitivi o quantomeno standardizzati rispetto agli altri venditori.

Ma è davvero così importante la spedizione?

Arriviamo al punto focale della discussione, per quanto possa sembrare strano ad alcuni, il secondo motivo di scontentezza principale di chi effettua acquisti online sono i ritardi nella spedizione, non a caso uno dei punti principali di feedback di Ebay sono costi e tempi di spedizione. Il cliente tipico dell’ecommerce è ormai abituato a spedizioni veloci e che rispettino i tempi: molti feedback negativi o neutrali vengono dati, non per problemi nel prodotto, ma per i ritardi nei tempi di spedizione. Fin troppo spesso si trovano recensioni da 3 stelle che parlano di prodotti ottimi, ma con packaging poco adatti e con ritardi della spedizione che vanno da qualche giorno a qualche settimana.

Dov’è il mio pacco?

Se vendi già online, questa è una delle domande che se non ti hanno mai fatto, ti faranno sicuramente prima o poi. Abbiamo detto che un motivo di feedback negativi sono i ritardi nella consegna, tuttavia una problematica che viene percepita ancora più grave e si pone al primo posto tra i motivi di scontentezza dei clienti di un ecommerce è la perdita del pacco che si doveva ricevere. Anche solo la paura di non sapere dove possa essere la spedizione o di averla persa può essere deleteria, sfociando in ansia e tempeste di email da parte dei clienti frustrati. Questa problematica se gestita male, può portare ovviamente a risultati catastrofici in sensi di recensioni. Un metodo per mitigare questa situazione è fornire un servizio di spedizioni tracciate, ormai tutti i maggiori corrieri offrono questo servizio e sarebbe sconveniente per la tua reputazione come venditore non usufruirne per cercare di risparmiare qualche euro sulla spedizione. Per questo puoi anche utilizzare un bot su Facebook Messenger che avverte il cliente di ogni step della consegne, in modo da poterlo tenere sempre aggiornato sullo stato della spedizione. Se invece i tuoi clienti usano l’app di messaggistica Telegram, puoi consigliare loro di utilizzare TrackBot, un bot multilingua in cui basta inserire il codice di tracciamento della spedizione, scegliere il corriere dal quale arriva la spedizione ed automaticamente viene inviato un messaggio ogni volta che la spedizione si sposta, in modo da poter tenere sempre sotto controllo lo stato della spedizione in modo facile e veloce.

Ricapitolando

  • Amazon ed Ebay ci hanno abituato a spedizioni sempre più veloci e tracciate nei minimi dettagli
  • I clienti si aspettano una velocità, puntualità e tracciabilità similare anche da te
  • I principali motivi di recensioni negative sono spedizioni lente e pacchi persi

Sapendo questo, capisci che avere spedizioni veloci e tracciate è tra le priorità di qualsiasi venditore ed è per questo che realizzare un ecommerce non è cosa da poco, la velocità delle spedizioni parte tutta dalla infrastruttura che c’è dietro. Noi di Linguistic Studio possiamo aiutarti ad entrare nel mondo del commercio elettronico, non solo fornendoti gli strumenti per farlo, ma soprattutto garantendoti una consulenza continua durante tutto il periodo di collaborazione. Per maggiori informazioni, contattaci subito

Aumenta l'esportazione grazie ai marketplace

In un paese in cui l'economia è fortemente influenzata dall'esportazione, avere a disposizione metodi efficaci ed efficenti per portare all'estero i propri prodotti, può essere un ottimo metodo per risollevare il proprio business.

La situazione attuale

L'esportazione per l'Italia è sempre stato un punto forte: difatti per l'80% delle imprese italiane, almeno il 10% del proprio fatturato deriva dall'esportazione. I numeri si fanno però ancora più interessanti se si pensa che il 43% delle imprese totali esporta solo tramite metodi tradizionali: solo il 2% utilizza esclusivamente i canali online per l'esportazione, mentre il 35% utilizza una combinazione delle due metodologie.
I settori che più vengono coinvolti nell'esportazione digitali sono:

  • abbigliamento: uno dei settori per cui l'Italia è più conosciuta al mondo, non sorprende quindi che il 66% delle esportazioni di beni di consumo sia solo per prodotti nell'ambito moda
  • agroalimentare: anche se molto meno della moda, l'alimentare incide comunque per il 15% sulle esportazioni tramite rete
  • arredamento: con il 7%, l'arredamento è la terza categoria di bene di consumo più esportata online dall'italia

Vengono ampiamente esportate anche altre tipologie di merci, tuttavia hanno quote di vendita decisamente più inferiori rispetto alle tre principali.

La crescita

Nel 2017, le esportazioni sono cresciute del 3,1% rispetto all'anno precedente e si stima che la crescita per 2018 e 2019 si aggirerà sempre sul 3,5% annui. Per quanto riguarda invece le esportazioni esclusivamente online, il tasso di crescita negli ultimi due anni è stato del 20%, con prospettiva di crescita simile anche nel recente futuro. Questo fa intuire quanto sia fertile il mercato dell'esportazione online e le opportunità che ciò può portare.

Dove vengono esportate le merci

I paesi di sbocco principali sono Nord Europa, Stati Uniti, Giappone ed Est Europa. L'export digitale sta permettendo ad alcune imprese di entrare anche in alcuni mercati poco battuti, come il Sudest asiatico, che sembra molto sensibile a questa metodologia di export.

Ebay e Amazon per l'internazionalizzazione

Ben il 35% di imprese italiane utilizza marketplace per esportare prodotti ed internazionalizzarsi, contro il 7% che utilizza esclusivamente un proprio sito ecommerce. Ciò è dovuto al fatto di poter essere raggiungibili da un pubblico vasto e ampio nel momento del bisogno e su una piattaforma affidabile. Un utente di Amazon ritiene che questa piattaforma sia in grado di tutelarlo anche in caso di frode e di garantirgli spedizioni in tempi brevi. Essere su un marketplace conosciuto permette sia di dare sicurezza al cliente sia di dargli la possibilità di trovare il tuo prodotto mentre lo sta cercando o mentre ne sta guardando uno molto simile.
Come puoi ben immaginare non esistono solo ebay.it ed amazon.it, ma una serie di store distinti per paese (ebay.de, amazon.uk, ecc...), caricare un proprio prodotto all'interno dello store di un paese permette di essere molto più visibile per quel determinato stato. Ciò permette di vendere ed essere visibili su larga scala, comporta però anche un aumento dei tempi di gestione e caricamento dei prodotti.

Come velocizzare il caricamento dei prodotti su Ebay ed Amazon

Esistono ovviamente soluzioni per velocizzare e facilitare il caricamento dei prodotti sulle varie piattaforme, permettendo di centralizzare l'inserimento degli articoli.
A questo proposito, qui da Linguistic Studio abbiamo realizzato una piattaforma in grado di garantire velocità e facilità d'uso per il caricamento dei prodotti all'interno di marketplace esterni. La nostra soluzione, appoggiandosi ad una piattaforma ecommerce proprietaria, permette con pochi click di espandere la rete di vendita su tutti gli store internazionali di ebay ed amazon desiderati. Inoltre su richiesta è possibile agganciare la piattaforma anche al gestionale aziendale, garantendo così un aggiornamento ancora più immediato e facilitato delle disponibilità dei prodotti.
Se vuoi ricevere maggiori informazioni sulle nostre soluzioni, contattaci subito. Avrai la possibilità di fissare un apppuntamento con un nostro responsabile e ricevere una consulenza gratuita.

Pagamenti dilazionati, il futuro dell'Ecommerce?

Se segui la nostra pagina Facebook, probabilmente avrai già letto di come i pagamenti dilazionati e le soluzioni "compra ora, paga dopo" stiano prendendo piede per i pagamenti online e di come ciò possa portare anche acquirenti poco propensi ad acquistare tramite ecommerce a sperimentare acquisti senza correre rischi. In Italia abbiamo già delle compagnie che permettono di effettuare dei finanziamenti, tuttavia richiedono l'inserimento di molte informazioni personali e di una busta paga. In un mondo di tirocini e pagamenti non propriamente ufficializzati, queste soluzioni di pagamenti dilazionati risultano inaccessibili a quella fascia più giovane che è esattamente la più attiva online. Oggi andremo a vedere tre fornitori di questa tipologia di pagamenti alternativi che sta iniziando a prendere piede anche in Italia.

Affirm - Finanziamenti con Carta di Credito e Carta di Debito

Attualmente disponibile solo negli Stati Uniti (esclusi Iowa e West Virginia), le uniche informazioni richieste sono un indirizzo Statunitense valido, nome, email, numero di telefono, data di nascita e gli ultimi 4 numeri del Social Security Number (SSN). Affirm permette sia di effettuare pagamenti in differita per piccoli pagamenti, sia pagamenti dilazionati con percentuali di interessi che vanno dal 10% al 30%. L'utente nell'atto pratico effettua un finanziamento per effettuare l'acquisto, in seguito pagherà mensilmente Affirm tramite carta di credito o carta di debito ricaricabile fino a saldarlo completamente.
Insomma, si tratta di una soluzione molto simile a quelle attualmente in uso ma molto più accessibile, purtroppo non ancora disponibile in Europa.

Afterpay - Sia online che offline, pagamenti immediati al venditore

Anche questo metodo attualmente non è disponibile in Europa ma solo in Nuova Zelanda e Australia. Le informazioni qui richieste sono ancora meno rispetto ad Affirm, basta infatti creare un account al momento del pagamento con dati della carta di credito/debito ed il proprio numero di cellulare. La peculiarità di Afterpay è la possibilità di utilizzare questo metodo anche all'interno di negozi fisici convenzionati, basta mostrare un codice a barre in cassa per effettuare la transazione. Il pagamento, sia online che offline, viene effettuato immediatamente da Afterpay, il cliente poi pagherà in maniera dilazionata per saldare il debito, risultando in zero rischi per il venditore. I finanziamenti sono inoltre controllabili tramite app e l'utente può scegliere il momento migliore per pagare, entro la scadenza ovviamente, pena un sovrapprezzo di 10$ e altri 7$ se il pagamento non viene effettuato entro 7 giorni dalla scadenza.
Una forma di pagamento che tutela sia venditore che consumatore, con costi aggiuntivi irrisori o nulli e che non richiede l'inserimento di informazioni sensibili. Speriamo si espandi velocemente ed arrivi anche in Europa.

Klarna - Pagamenti dopo la consegna

Arriviamo finalmente all'unico servizio attualmente disponibile in Europa. A differenza degli altri due che permettono l'utilizzo di carte di credito/debito, per utilizzare Klarna bisogna usare un sistema di online banking, quindi possedere un conto corrente. Al momento del pagamento bisogna scegliere la banca presso cui si ha un conto, inserire i propri dati di login dell'online banking e poi inserire un codice univoco che verrà comunicato sul momento. Questo metodo di pagamento però, permette non solo la ratealizzazione del pagamento, ma anche di usufruire della modalità "compra ora, paga dopo". Si può quindi acquistare un prodotto e pagare solo in seguito alla consegna della spedizione. Se il prodotto non dovesse arrivare o in caso di reso, si può non effettuare il pagamento, evitando quindi pratiche di reso a volte lunghe o difficili.
Forse la meno accessibile delle tre, ma disponibile in tutto il mondo. Tutela inoltre sia il venditore che il cliente, permettendo sia di avere la certezza del pagamento al venditore, essendo il tutto collegato ad un conto bancario, sia di tutelare il cliente che può decidere di pagare solamente dopo la ricezione del prodotto.

In conclusione

Anche se attualmente solo Klarna è utilizzabile in Europa, la nascita di aziende che forniscono questa tipologia di pagamenti agevolati ci fa capire la direzione che sta prendendo l'ecommerce: pagamenti veloci, sicuri e accessibili.
Cosa ne pensi di questa tendenza? Pensi che sia solo una moda passeggera o che sistemi come Klarna prenderanno piede, affiancandosi a metodi di pagamento ormai già affermati da anni come Paypal? Faccelo sapere nei commenti.

Instagram Shopping: una nuova opportunità

Dopo il periodo iniziale di disponibilità esclusiva per gli Stati Uniti, Instagram Shopping arriva anche in Italia, Canada, Brasile, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna e Australia.

Che cos'è?

Si tratta della soluzione per il social commerce di Instagram, tramite questo strumento potrai inserire dei tag all'interno dei tuoi post, attraverso i quali i tuoi utenti potranno effettuare direttamente i loro acquisti sul tuo ecommerce. Esattamente, potrai vendere anche tramite Instagram.

Come funziona?

Instagram Shopping funziona tramite l'inserimento di speciali tag, ti basterà quindi inserire questo tag all'interno della foto nella posizione che più desideri, anche più di uno se nella foto sono presenti più prodotti. L'utente vedrà quindi nella foto le informazioni base sul prodotto (nome e prezzo), cliccando sopra queste informazioni, si aprirà la pagina con i dettagli del prodotto ed il link Acquista Ora. Cliccando su questo tasto, il visitatore verrà reindirizzato sul tuo ecommerce, dove potrà finalizzare l'acquisto. Ho lasciato per ultima la cosa migliore, Instagram Shopping è gratuito.

Bastano tre tap e l'utente Instagram ha messo nel carrello il prodotto visionato

Può essermi utile?

A questa domanda puoi risponderti anche da solo: guarda i numeri delle visualizzazioni sui tuoi post Instagram, quello è il numero di persone che vedrà le "inserzioni" dei tuoi prodotti. Instagram ti permette di raggiungere con poco sforzo un grande numero di utenti, quindi promuovere i tuoi prodotti direttamente su questo social può portare solamente benefici. Nel recente futuro verrà implementata anche la funzionalità di creare ads a pagamento per questo servizio, in modo da poter aumentare ancora di più il raggio d'azione dei tuoi post.

Posso usarlo anche io?

L'unico requisito per utilizzare Instagram Shopping è avere un account Instagram business. Questa funzione è sfruttata in particolar modo dal settore abbigliamento e moda, che si sposa molto bene con la natura di questo social, pubblicizzando nello stesso post anche dei completi interi ed inserendo per ogni articolo il tag shopping, in maniera di rendere possibile l'acquisto dello stesso completo visto nel post. La possibilità di inserire più di un tag ti permette infatti di rendere la vendita accessoria ancora più facile e veloce.

In conclusione

Instagram Shopping è sicuramente uno strumento da usare se hai un ecommerce ed un account Instagram. Se non hai un ecommerce ma hai un account Instagram molto attivo, forse è il momento giusto per entrare nel mondo del commercio elettronico.

Anche al lusso piace l’ecommerce

Normalmente quando si pensa all’ecommerce, si pensa a offerte incredibili, prezzi stracciati e concorrenza spietata, sembrerebbe il posto meno opportuno per i Brand del lusso, il cui prezzo non è propriamente alla portata di tutti. In realtà molti marchi come Bulgari e Tommy Hilfiger hanno deciso di puntare sull’ecommerce, tuttavia il loro modello di commercio elettronico si differenzia da quello di altri marchi meno blasonati, puntando non solo sul vendere, ma sul fornire un’esperienza unica e il più vicina possibile ad una visita in negozio.

Ecommerce come supporto al negozio fisico

Bulgari, per esempio, ha preso seriamente il lato ecommerce, dedicando quasi due anni per sviluppare la sua piattaforma. Il loro intento non è vendere un prodotto, ma offrire un’esperienza unica e coinvolgente all’acquirente. L’amministratore delegato di Bulgari afferma che tuttavia l’ecommerce non potrà mai sostituire il negozio fisico, luogo in cui i clienti possono indossare e toccare con mano il prodotto. Secondo lui, probabilmente i negozi fisici diminuiranno, ma non spariranno mai del tutto.

Ecommerce veloce ed immediato

Differente e forse più tradizionalista è la visione di Tommy Hilfiger, che punta alla vendita veloce e gratificante. Secondo lo stilista statunitense, chi vede un prodotto sui social non vuole aspettare una risposta sul dove poterlo comprare o altro, se a questa persona piace il prodotto, lo vuole comprare subito con il minor numero di passaggi possibili, ricevendolo il prima possibile.

Ecommerce assistito

Un’altra idea di ecommerce, più vicina a quela di Bulgari che a quella di Tommy Hilfiger, è quella del brand di orologi Jaeger-LeCoultre. Nel sito è stato integrato Messenger:tramite un tasto è possibile attivare la chat che viene gestita da un bot. Questo bot è in grado di rispondere alle principali domande dei clienti e di dare suggerimenti come per esempio il cinturino migliore per un determinato orologio. Ovviamente esiste anche la possibilità di parlare direttamente con una persona tramite Live Chat in caso il bot non sia abbastanza. Questa piccola aggiunta punta ovviamente a fornire ai clienti la stessa sensazione che possono provare in un negozio, dove vengono consigliati dal commesso per tutto il processo di acquisto.

In conclusione

Abbiamo visto come anche il settore del lusso si stia adeguando alla digitalizzazione, tuttavia facendolo ognuno secondo le sue logiche e la sua visione del mondo, rendendo ogni Brand un mondo a sé stante e ognuno offrendo esperienze di vendita diverse ai propri clienti, cercando di riprodurre nella maniera più fedele possibile online ciò che il cliente si aspetterebbe offline.

DropShipping - Vendere senza magazzino

Hai trovato dei prodotti che secondo te potresti vendere facilmente, hai un’idea di business eccezionale e forse hai anche già individuato dei clienti potenziali: l’unica cosa che ti manca ora è avere i prodotti. Prodotti ovviamente significa doverli comprare, comprare dei prodotti significa avere un magazzino e queste due cose significano un costo iniziale molto alto e dei costi mensili aggiuntivi. A tuo salvataggio potrebbe arrivare il Dropshipping.

Cos’è il Dropshipping

Dropshipping (o Drop Ship) è un modello di vendita in cui viene venduto un prodotto senza averlo effettivamente in magazzino. Il Fornitore o Produttore(chiamato Dropshipper) si occupa dello stoccaggio dei prodotti e della loro spedizione, il venditore invece si occupa di metterli in vendita, gestire le comunicazioni con i clienti e comunicare al dropshipper le spedizioni da fare.

Come funziona?

Prima di iniziare, avrai bisogno di Partita IVA ed ovviamente per vendere online: di una piattaforma ecommerce e/o account dei vari Marketplace dove vuoi apparire (Ebay, Amazon ecc…). Questi per quanto possano essere decisamente inferiori al costo dell’acquisto di uno stock di prodotti e dell’affitto di un magazzino, sono comunque spese obbligatorie da prendere in considerazione.

Quando sarà tutto pronto avrai bisogno di stipulare un accordo con il dropshipper, lui ti fornirà quindi tutte le informazioni relative ai prodotti, che tu dovrai caricare sulle piattaforme da te scelte. In caso di ordine, ti basterà comunicarlo al dropshipper che provvederà ad eseguire la spedizione. Dovrai fattturare tu direttamente al cliente ed in seguito pagare al dropshipper il costo del prodotto pattuito nell’accordo stipulato.

Questo meccanismo permette a te di: -vendere con spese iniziali molto basse -non aver bisogno di magazzini, uffici o competenze di logistica -vendere ovunque un qualsiasi prodotto del catalogo del dropshipper

Conviene sempre fare Dropshipping?

La risposta, per quanto banale possa sembrare, è no. Il Dropshipping non è una pratica applicabile ad ogni tipologia di prodotto o in tutti i casi per vari motivi:

  • I margini di guadagno sono spesso molto bassi: se vendi anche su marketplace esterni, prodotti con margine di guadagno sotto il 30% non sono remunerativi
  • Non hai il controllo diretto sulla disponibilità: un dropshipper potrebbe aver stipulato più accordi sugli stessi prodotti ed un altro venditore potrebbe aver venduto lo stesso prodotto poco prima di te, azzerando la disponibilità
  • Non hai il controllo sulle spedizioni: non puoi sapere quando il dropshipper spedirà, se spedirà e come spedirà. Questa è una delle parti più delicate, un errore del dropshipper potrebbe significare feedback negativi e quindi meno vendite
  • Non hai un tuo brand: sei semplicemente un venditore esterno.

Ci sono però alcuni casi in cui conviene.

Quando conviene fare Dropshipping

Bisogna che si creino determinate situazioni, per esempio:

  • Hai già un’attività avviata, vorresti ampliare la scelta ma non vuoi rischiare su prodotti che conosci poco
  • I prodotti hanno un margine di guadagno molto ampio
  • Riesci ad entrare in mercati non coperti dal dropshipper, avendo così l’esclusiva sulla vendita del prodotto
  • Non hai know-how sulle spedizioni o non hai la possibilità di occupartene

Se almeno due di queste situazioni coesistono, allora può essere una buona idea per effettuare vendite, contenendo i costi e abbassando i rischi. Se invece hai le giuste conoscenze e la disponibilità finanziaria, comprare in stock conviene sempre in termini di ROI, poichè garantisce un margine di guadagno più ampio ed inoltre una gestione del prodotto e delle spedizioni decisamente più personalizzata.

Se anche tu vorresti vendere online o stai cercando nuovi metodi per ampliare la tua rete di vendita, contattaci subito. Ti aiuteremo a trovare il metodo migliore per il tuo business.

Certificati SSL Symantec invalidi a partire da Aprile 2018

Chiunque gestisca un sito web professionale, conosce l’importanza di avere un certificato SSL per il proprio dominio. Oltre a garantire sicurezza nel trasferimento dei dati, questo fornisce anche più sicurezza nell’utente che usa il sito ed un ranking Google migliore.

Cos’è successo?

Il 19 gennaio 2017, un post nel newsgroup mozilla.dev.security.policy mostrava come alcuni certificati rilasciati da Symantec e da altri gruppi indipendenti che operavano per Symantec, sempre per il rilascio di certificati, fossero stati rilasciati in modo erroneo o con informazioni errate. Questo, insieme ad altre serie di problemi relative ai certificati Symantec, ha fatto sì che Google decidesse di non riconoscere più la validità dei certificati Symantec rilasciati prima di Giugno 2016. Non sarà più riconosciuta la validità neanche dei certificati rilasciati dai brand di Symantec, ovvero: Thawte, RapidSSL, VeriSign e GeoTrust. Ovviamente è stato strutturato un piano di adeguamento, per permettere ai possessori di questi certificati di rinnovarli o di sostituirli con certificati accettati da Google.

Pianificazione

  • 24 ottobre 2017 – Rilascio di Chrome 62. Aggiunto warning nella Console di DevTols (accessibile premendo F12) di Chrome
  • 17 Aprile 2018 – Rilascio di Chrome 66 che rimuoverà la fiducia nei certificati Symantec, mostrando un errore relativo al certificato agli utenti
  • 23 Ottobre 2018 – Rilascio di Chrome 70 che mostrerà un errore relativo al certificato agli utenti che visitano il sito, impedendo l’accesso al sito.

Come faccio a sapere se il mio Certificato SSL è ancora valido?

Vai sul tuo sito utilizzando Google Chrome e premi il tasto F12 sulla tastiera, nella finestra che si aprirà clicca su Console. Se vedi una notifica come questa, allora il tuo certificato va aggiornato:

Cosa devo fare in caso di certificato ssl non valido?

In caso di warning, Symantec ha istituito una sequenza di azioni da seguire, illustrata in questa pagina.

In breve, puoi richiedere il rinnovo o la sostituizione del certificato all’ente da cui lo hai registrato. Se invece sei nell’arco dei 90 giorni di tempo per il rinnovo del certificato, basterà rinnovare il certificato per acquisirne uno valido. Questo perché tutta l’infrastruttura Symantec per il rilascio dei certificati è stata acquisita da Digicert, che da ora in poi garantirà il corretto rilascio dei certificati.

In conclusione

Se hai un certificato SSL rilasciato da Symantec, Thawte, RapidSSL, VeriSign o GeoTrust prima di giugno 2016, dovrai farlo sostituire o rinnovare per non avere problemi di autenticazione sul sito nel recente futuro.

Se hai domande a riguardo, faccelo sapere nei commenti o sui social.

Cos'è in breve il GDPR?

Recentemente si è sentito parlare ampiamente del GDPR (in italiano RGPD: Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati), in breve si tratta di una normativa a livello europeo che va a rafforzare e standardizzare i processi di trattamento e protezione dei dati personali.

Quando entrerà in vigore?

Dopo 4 anni di analisi e strutturazione, il GDPR è stato approvato e messo in atto dal Parlamento Europeo nell’aprile 2016, la normativa ha un periodo di transizione di due anni e non avrà bisogno di ulteriori legislazioni per entrare in azione. Le imprese hanno quindi tempo fino a maggio 2018 per mettersi in regola.

Quali imprese devono sottostare al GDPR?

Indipendentemente se la sede dell’impresa è all’interno o all’esterno dell’Europa, dovrà comunque sottostare alle direttive del GDPR se:

  1. Offre prodotti o servizi all’interno dell’Unione Europea;
  2. Gestisce dati personali o monitora il comportamento di soggetti all’interno dell’Unione Europea.

Cosa si intende per dati personali?

Qualsiasi informazione relativa ad una persona che la possa identificare direttamente o indirettamente (nome, foto, indirizzo email, informazioni bancarie, post sui social, informazioni mediche, indirizzo IP).

Come si potranno ottenere i dati personali?

I dati personali si potranno ottenere sempre nella stessa maniera, tuttavia bisognerà richiedere il consenso descrivendo il motivo della raccolta dati in maniera esplicita e non ambigua. Bisognerà quindi sempre specificare chiaramente e brevemente il motivo della raccolta dei dati ed il modo in cui verranno utilizzati, senza utilizzare termini giuridici o condizioni lunghe e complicate. Per i soggetti con età inferiore a 16 anni, ci sarà inoltre bisogno del consenso dei parenti o tutori. gli stati membri possono decidere però di abbassare questa soglia di età fino ai 13 anni.

Come bisognerà gestire i dati?

I dati dovranno essere, in ogni momento:

  • Protetti: ovviamente bisogna evitare furti di informazioni. In caso di breccia nei sistemi di sicurezza andranno informati:
    • i soggetti di cui sono stati rubati i dati entro 72 ore
    • il fornitore dei dati nel minor tempo possibile
  • Accessibili: si deve dare alla persona la possibilità di visionare i dati raccolti su di essa
  • Cancellabili: bisogna fornire la possibilità di far cancellare tutti i dati raccolti, impedendo di continuare ad utilizzarli per qualsiasi fine.

Come adeguarsi al GDPR?

Per adeguarsi, i professionisti del settore solitamente mostrano un processo suddiviso in 9 passaggi. Anche se i passaggi sono a volte diversi, si tratta sempre di:

  • Comprendere come vengono trattati i dati personali prima dell'adeguamento
  • Comprendere cosa viene richiesto dalla nuova normativa
  • Comprendere il gap tra trattamento dati esistente e trattamento dati da raggiungere
  • Stilare un piano di adeguamento
  • Adeguarsi alla normativa: documentando i processi, realizzando le infrastrutture ed i documenti necessari ed introducendo in azienda la figura del Data Protection Officer
  • (Non viene mai menzionato ma credo sia sempre importante esplicitarlo) Continuare a seguire la norma nel futuro

Cosa succede a chi non si adegua?

Chi non si adegua o infrange le regole della normativa incorre a sanzioni economiche decisamente pesanti. La sanzione massima, utilizzata solo per i casi più gravi, è pari al valore maggiore tra il 4% del fatturato annuo o 20 milioni di euro. Le penali hanno vari scaglioni, per esempio le imprese che non informano di eventuali fughe di dati, la sanzione è pari al 2% del fatturato annuo.

In conclusione

Se hai sede in Europa o hai interazioni con il pubblico europeo, adeguarsi alla nuova normativa è obbligatorio. Le azioni di adeguamento sono poche ma importanti e la non adempienza alle nuove norme non conviene minimamente se si pensa all’entità delle sanzioni. In caso tu non ti sia ancora adeguato, ti consigliamo di iniziare a fare gli opportuni preparativi il prima possibile. Se hai domande sull’argomento, scrivici nei commenti o mandaci una email.

Ulteriori risorse:

http://eur-lex.europa.eu/eli/reg/2016/679/oj
https://en.wikipedia.org/wiki/General_Data_Protection_Regulation
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/LSU/?uri=CELEX:32016R06...
https://www.iubenda.com

Social Commerce: Cos’è?

Esattamente come successe con l’aumentare della concorrenza nella vendita offline, anche all’aumentare della concorrenza nella vendita online, le imprese hanno visto diminuire gli introiti tramite e-commerce. Per questo motivo, il social commerce sembra essere l’evoluzione naturale dell’ecommerce. Conosciamo tutti benissimo cosa sono sia e-commerce che social media, tuttavia non molti avranno sentito parlare di social commerce. Come la parola suggerisce, è una fusione tra e-commerce e social media, ma non si limita al semplice condividere il link di una pagina prodotto su facebook.

Cos’è il Social Commerce

Il Social Commerce è un sottoinsieme del commercio elettronico che coinvolge social media, media online che supportano l’interazione sociale e contributi degli utenti per assistere alla compravendita online di prodotti e servizi (Wikipedia)

Come ci fa intuire Wikipedia, il social commerce comprende:

  • Utilizzo dei social media
  • Condivisione prodotti
  • Interazione diretta dei clienti o futuri clienti con il brand
  • Condivisione dei prodotti tra utenti dei social

Ciò comporta un alto livello di interazione tra impresa e consumatore, ponendo ancora di più al centro il cliente e facendolo diventare, alla fine del processo, portavoce del brand.

Come funziona il Social Commerce

Tutto parte da una forte presenza sui social, condivisione dei prodotti più importanti o invitanti e la ricerca dell’interazione con i follower. Detto in questa maniera sembra tutto molto semplice, ma questo implica il dover trovare dei follower, avere una strategia marketing strutturata sui social e soprattutto seguire a stretto giro i commenti, i messaggi privati e le recensioni dei clienti. Fare tutto questo senza una persona specializzata in questo ambito potrebbe essere difficoltoso.

Gli strumenti del mestiere

Tutti i principali social mettono a disposizione degli strumenti per poter vendere direttamente nella loro piattaforma:

  • Facebook fornisce la possibilità di vendere i prodotti direttamente sulla sua piattaforma, limitando al minimo i passaggi che deve effettuare un utente per acquistare
  • Twitter permette la vendita di prodotti tramite Ads. Questo ti permette anche di far visualizzare solo ad un pubblico mirato i prodotti.
  • Instagram dà la possibilità di creare video, immagini e carousel per sponsorizzare i tuoi prodotti. Puoi inoltre pubblicare l’annuncio in contemporanea anche su Facebook
  • Pinterest infine permette sempre l’inserimento di Ad sponsorizzati per i prodotti, tuttavia è possibile inserire un solo hashtag per prodotto. La limitazione ad un solo hashtag tuttavia viene controbilanciata da una durata della visibilità dei pin ben maggiore di un post su un altro social.

Conclusione

I social forniscono già tutti gli stumenti per entrare facilmente nel mondo del social commerce, tuttavia questi sono inutili se non sono affiancati da una strategia di marketing solida e orientata alla Customer Satisfaction. Ricorda sempre che un utente soddisfatto parlerà sempre bene di un prodotto acquistato, incitando anche le sue conoscenze a comprarlo, un cliente insoddisfatto invece cercherà sempre di far evitare la stessa brutta situazione in cui si è trovato.

Se anche tu vuoi sfruttare questa occasione data dai social o anche solo iniziare da un semplice e-commerce, contattaci tramite email o il widget in basso a destra, ti risponderemo entro 24 ore.

Guida all’Email Marketing (parte 3): Come inviare le e-mail

Abbiamo visto come ottenere delle email a cui poter inviare senza problemi e cosa poter inviare, adesso rimane solamente l’invio effettivo delle email. Se per le Cold Email, l’invio dalla propria casella di posta può essere una buona idea, non lo è di certo per le newsletter e per le DEM.

Invio tramite Outlook? Meglio di no

Se dovessi provare ad inviare un numero molto elevato di email tutte insieme dalla tua casella di posta o addirittura inviare la stessa email a più destinatari in una volta, il risultato potrebbe essere catastrofico. I provider di posta bloccano l’invio di email da un account dopo un certo numero di email inviate, inoltre hanno un limite massimo ai destinatari per email. Per esempio: Gmail bloccherà l’invio di email dal tuo account per 24 ore se invii più di 500 email in poco tempo o se invii molte email ad indirizzi non esistenti. Anche se non dovessi inviarne così tante, c’è però il rischio di essere catalogato come spammer, in questo caso tutte le tue email potrebbero finire in spam. Inviando a molti indirizzi insieme c’è inoltre il rischio di mandare in chiaro la lista delle email a tutti i destinatari, questo oltre che dare un aspetto poco professionale alla tua impresa, potrebbe portare anche problemi a livello legale (privacy), avendo rivelato i dati personali (email e nome) tra tutti i destinatari della lista email.

Email Marketing Application

Tutti questi problemi possono essere facilmente evitati utilizzando piattaforme di Email Marketing, sono ovviamente a pagamento, ma quel poco che costano al mese ripagano ampiamente i vantaggi che otterrete:

  • Schedulazione invio: potete scegliere giorno e ora a cui inviare le email e l’invio sarà eseguito a scaglioni in modo da limitare di finire in spam;
  • Costruttore email: molte piattaforme hanno editor per creare email visivamente accattivanti, permettendoti di incolonnare il testo ed inserire immagini in maniera agevole;
  • Statistiche: tutte le piattaforme ti daranno le statistiche di invio, apertura e click delle email inviate. Così potrai sapere quante persone leggono effettivamente le tue email e quante poi vanno poi sul tuo sito.

Molte piattaforme inoltre, come MailChimp, MailUp o Mailactive, hanno piani freemium, ovvero è possibile usare la piattaforma gratuitamente a patto di non superare alcuni limiti di contatti email o invii giornalieri.

Vale la pena fare email marketing?

Dopo aver letto di tutti problemi inerenti all’invio di email, potrebbe venire da pensare che forse non conviene così tanto inviare email in maniera massiva. Niente di più sbagliato, inviare email informative o pubblicitarie a persone che hanno dato il proprio consenso è il metodo migliore per coltivare la relazione con clienti e futuri clienti. Secondo una media, circa il 30% di persone aprono le email inviate ed il 5% clicca su un link. Possono sembrare numeri molto bassi, ma quel 5% di click sono persone altamente interessate alle tue email, che spendono la loro risorsa più preziosa, il tempo, per leggere e informarsi sui tuoi prodotti e servizi.

Come inviamo noi

Per inviare le nostre newsletter, piuttosto che affidarci ad una piattaforma esterna, abbiamo deciso di crearne una nostra. Tramite Drupal e l’utilizzo dei Server di Invio Amazon SES, riusciamo a mantenere i costi bassi e la raggiungibilità alta. Ci siamo occupati di creare un modulo che possa prendere in automatico contenuti da sito ed ecommerce, per impaginarli in maniera automatica. Questa è una soluzione che proponiamo a tutti i nostri clienti ecommerce, in questa modo possono agevolemte inviare tramite newsletter notifiche sui nuovi prodotti del loro store.

Questa piccola guida è finita, se hai domande o vuoi che alcuni argomenti siano approfonditi, scrivilo nei commenti.

Parte 1: Come acquisire i contatti
Parte 2: Cosa e come scrivere

Guida all’Email Marketing (parte 2): Cosa e come scrivere

Nello scorso articolo abbiamo visto come ottenere i contatti per le newsletter, qui vedremo invece cosa e come scrivere ai destinatari.

Contenuti diversi per destinatari diversi

Sembra scontato da dire, ma non tutti i tuoi contatti sono interessati agli stessi argomenti, avere un contenuto diverso in base agli interessi dei clienti o al grado di conoscenza con un cliente è un ottimo modo per avere più possibilità di essere letti.

Ci sono principalmente 3 categorie di email che possono essere inviate:

  • Cold Email
  • Newsletter informative
  • DEM


Cold Email

Sono email mandate “a freddo”, sono il primo contatto e ciò che può aprire un discorso con un potenziale cliente. Queste email devono essere altamente personalizzate, contenendo: il nome di una persona o almeno il nome dell’impresa a cui si riferisce e il modo in cui si è ottenuto il loro contatto. Queste email possono anche essere automatizzate e spedite massivamente, tuttavia scrivere una email altamente personalizzata per una singola impresa porta sicuramente risultati migliori.

Best practices:

  • Email testuale: Stai chiedendo un primo contatto, non è una email pubblicitaria. L’unica immagine che ammissibile è il logo della tua impresa in firma;
  • Personalizzazione: Devi cercare di far capire che c’è una persona dietro a questa email, non un bot. Indica esplicitamente il nome dell’impresa o della persona a cui scrivi e fai capire come sei giunto a loro;
  • Non devi vendere nulla: In questa fase non stai proponendo un prodotto, ma la possibilità di metterti un contatto. Proporre esplicitamente un prodotto al primo contatto è il miglior modo di finire in spam o blacklist.


Newsletter Informative

Queste email sono la solita Newsletter che ricevi anche tu giornalmente o settimanalmente dai siti a cui sei iscritto. Puoi inviare le ultime news del blog o novità relative a nuovi prodotti, auguri per le festività o tutto quello che pensi possa interessare ai tuoi contatti, le potenzialità sono infinite. Queste Newsletter possono essere inviate a tutti i tuoi contatti: sia clienti che potenziali clienti. Inviarla ai clienti ti aiuterà a fidelizzarli e ricordargli della tua presenza in caso abbiano nuovamente bisogno dei tuoi prodotti. Inviare ai potenziali clienti ti aiuterà invece a tenerli aggiornati su ciò che stai realizzando, saranno loro a contattarti se avranno bisogno di te.

Best practices:

  •     Informare: Stai dando informazioni, devi essere interessante;
  •     Rimanda al sito: Lo scopo di queste email è portare traffico al tuo sito, inserisci link e tasti che rimandano alla home e agli articoli del blog.


DEM (Direct Email Marketing)

Questo tipo di invio è leggermente diverso. Sono email puramente pubblicitarie, mirate ad un pubblico molto mirato e segmentato. Solitamente dell'invio se ne occupano agenzie specializzate nella segmentazione dei clienti, alcune su richiesta creano anche il contenuto della email partendo dalle tue indicazioni.

Best practices:

  • Fissa un target: Definisci un target molto specifico e crea contenuto adatto a loro, usando grafica e parole adeguate;
  • Vendi: Lo scopo di questa email è vendere, definisci in poche parola di cosa di occupi e spiega come il tuo prodotto può aiutare il destinatario della email.
  • Evita i tecnicismi: Chi riceverà l’email non è interessato a come raggiungerai un risultato, ma solo ai vantaggi che puoi offrirgli, concentrati sui vantaggi del tuo prodotto o servizio.

In Conclusione:

  • Cold Email: testuale, personalizzata, primo contatto;
  • Newsletter Informativa: novità, grafica, call-to-action;
  • DEM: target mirato, vendere, vantaggi.


Nella parte 3 vedremo come inviare e le problematiche relative agli invii.

Parte 1: Come acquisire i contatti
Parte 3: Come inviare le email

Guida all'Email Marketing (parte 1): Come acquisire i contatti

Tutti abbiamo mandato delle email, sia per lavoro che per motivi personali, tuttavia quando si parla di dover comunicare in maniera massiva con dei clienti o potenziali clienti, le cose cambiano drasticamente. In questo e nei prossimi articoli, andremo a vedere come destreggiarsi in questo mondo all’apparenza semplice.

Acquisire i contatti

Il primo problema di inviare una email è avere un destinatario a cui inviarla. Non è mai una buona idea inviare una email promozionale a contatti che non ti conoscono, gli unici risultati raggiungibili in questa maniera sono: venir bloccati dai destinatari ed essere segnalati come SPAM. Per avere una situazione ottimale, ogni contatto a cui invii email informative e promozionali deve darti il consenso tramite la compilazione di un form. Questo ti garantirà maggiore sicurezza sia a livello di raggiungibilità che a livello legale. Se non hai iscrizioni alla tua newsletter, puoi sempre optare per un primo contatto tramite Cold Email, una mail diretta testuale e altamente personalizzata, di cui parleremo nei prossimi articoli.

Esistono aziende che si occupano di vendere liste di contatti email segmentati per settore: questo è il metodo peggiore per acquisire contatti. In queste liste solitamente sono presenti molti indirizzi non più utilizzati, inoltre corri il rischio di inviare email ai cosiddetti spam trap: indirizzi email utilizzati dai provider di posta per segnalare in automatico gli spammer. Effettuare anche solo un invio ad uno di questi indirizzi, diminuirà in maniera drastica la raggiungibilità delle tue email.

Un altro dei pericoli associati a indirizzi email datati è il cosiddetto Bounce. Ne esistono due tipi:

  • Hard Bounce: l’indirizzo email non è valido o è inesistente
  • Soft Bounce: l’indirizzo email esiste ma non è stato possibile consegnare l’email. Questo può succedere per problemi relativi al provider di posta del destinatario o in caso di casella di posta del destinatario piena.

Avere dei Bounce durante un invio è solamente uno spreco di tempo e risorse ed aumenta il rischio di essere segnalati come SPAM. I Soft Bounce non sono preoccupanti essendo errori temporanei, gli Hard Bounce invece vanno evitati ripulendo le liste di indirizzi email tramite sistemi appositi che controllano la validità della email, restituendo solo gli indirizzi validi.

Ricapitolando

  • Raccogliere email tramite form per avere la certezza del consenso
  • Contattare almeno una volta tramite email diretta contatti trovati in autonomia
  • Ripulire le liste email vecchie
  • Evitare di comprare liste di contatti email

Nella parte 2 vedremo le varie tipologie di contenuto e come realizzarlo al meglio.

Parte 2: Cosa e come scrivere
Parte 3: Come inviare le email

Ebay: Addio Paypal, Benvenuto Adyen

Dopo oltre 15 anni di collaborazione, Ebay pare si stia preparando ad abbandonare PayPal. Per chi non conoscesse la storia di collaborazione di Ebay e PayPal, ecco un piccolo riassunto: PayPal fu fondato nel 1998 come piattaforma di pagamento sicuro e fu scelto da Ebay come metodo di pagamento primario, addirittura acquisendolo nel 2002. Ebay e PayPal quindi furono una cosa sola, finchè nel 2015, sotto pesante pressione degli azionisti PayPal, si decise per la loro separazione per cercare di dare più valore alla piattaforma di pagamento.

Tornando a oggi, Ebay inizierà a effettuare un passaggio graduale da PayPal ad Adyen come piattaforma di pagamento principale, iniziando da Stati Uniti e Canada, puntando a finire la sostituzione in tutto il mondo entro il 2020. Questo non significa che PayPal sparirà immediatamente, ma rimarrà come metodo di pagamento secondario fino al 2023.

Questo passaggio ovviamente non è stato casuale, infatti PayPal comporta alcuni svantaggi sia per Ebay che per i suoi utenti:

  • Prima di tutto i costi elevati per transazione, si parla infatti di un costo per transazione di 0,35€ fissi più un costo variabile che può arrivare fino al 3,4% della transazione;
  • In secondo piano, il dover ogni volta accedere a PayPal per poter effettuare un pagamento, quindi dover effettuare il pagamento da una pagina esterna ad Ebay.

Con il passaggio ad Adyen, Ebay punta ad eliminare questi punti negativi, poiché Adyen fornisce il servizio ad un costo molto più contenuto ed inoltre si integra in background con i pagamenti, senza dover quindi inserire i propri dati in una pagina esterna, ma rimanendo sempre sul sito Ebay.

In particolar modo questo passaggio influirà positivamente sui venditori che:

  • Avranno costi minori per vendita;
  • Potranno controllare i pagamenti direttamente tramite Ebay senza dover accedere a piattaforme esterne, grazie all’alta possibilità di integrazione;
  • Avranno la possibilità di raggiungere più clientela grazie all’inserimento di più metodi di pagamento.

Ebay dopo essersi reso conto di attrarre principalmente venditori occasionali e privati, con questo passaggio e questi nuovi vantaggi per venditori e clienti, vuole rendersi una valida alternativa ad Amazon anche per aziende strutturate.

Finanziamenti Fondo Perduto Per l'ecommerce bando aperto dal 15 gennaio fino al 9 febbraio 2018

Con decreto direttoriale 24 ottobre 2017 sono state definite le modalità e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni. Le domande potranno essere presentate dalle imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica che sarà resa disponibile in questa sezione, a partire dalle ore 10.00 del 30 gennaio 2018 e fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018. Già dal 15 gennaio 2018 sarà possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda. Per l'accesso è richiesto il possesso della Carta nazionale dei servizi e di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese.

Entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello il Ministero adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher, su base regionale, contenente l'indicazione delle imprese e dell'importo dell'agevolazione prenotata.

Nel caso in cui l'importo complessivo dei Voucher concedibili sia superiore all'ammontare delle risorse disponibili (100 milioni di euro), il Ministero procede al riparto delle risorse in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del Voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria. Tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni concorrono al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda.

Ai fini dell'assegnazione definitiva e dell'erogazione del Voucher, l'impresa iscritta nel provvedimento cumulativo di prenotazione deve presentare, entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese e sempre tramite l'apposita procedura informatica, la richiesta di erogazione, allegando, tra l'altro, i titoli di spesa.

Dopo aver effettuato le verifiche istruttorie previste, il Ministero determina con proprio provvedimento l'importo del Voucher da erogare in relazione ai titoli di spesa risultati ammissibili.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dello sviluppo economico:  http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/voucher-digitalizzazione

Google favorisce l'https da Gennaio 2017

HTTP e HTTPS: cosa sono?

L'HTTPS (HyperText Transfer Protocol over SSL) è una variante del protocollo HTTP che impiega, oltre al TCP/IP, il livello SSL (Secure Sockets Layer) che si occupa della crittografia e dell'autenticazione dei dati trasmessi. L'SSL cripta i dati in entrata e in uscita attraverso un algoritmo matematico rendendoli praticamente indecifrabili. Questo tipo di comunicazione garantisce che solamente il client e il server siano in grado di conoscere il contenuto della comunicazione e impedisce a terze parti di leggere, inserire o modificare i messaggi scambiati tra i due "interlocutori". Ecco perché, in tutti i casi in cui scambiamo dati sensibili, numeri di carte di credito o transazioni bancarie, consultiamo la nostra casella di posta o comunichiamo nostre informazioni riservate via web, è bene verificare che la connessione avvenga con protocollo HTTPS.

Cos’è cambiato ora e cosa cambierà a gennaio 2017?

In realtà, già da diversi mesi, Google sta premiando i siti HTTPs, posizionandoli per primi nella graduatoria del suo motore di ricerca. Stava preparando il terreno al grande annuncio che è arrivato proprio lo scorso 8 settembre. Dal primo gennaio 2017 infatti, con il rilascio di Chrome 56, tutti i siti HTTP che scambiano dati personali (codici, password, dati bancari, ...) verranno segnalati all’utente come insicuri. La modifica coinvolge tutti i siti che abbiano un qualche form di scambio dati, come ad esempio un form di acquisizione dati personali. In ogni caso, a stretto giro nei mesi successivi, tutti i siti web con protocollo HTTP saranno associati ad un avviso rosso di pericolo all’ingresso, che inviterà l’utente ad allontanarsi e a non proseguire la navigazione. La notizia ha un peso rilevante, dato che Google Chrome è il browser più usato (oltre il 53%) e quindi responsabile di oltre la metà delle pagine web viste al mondo (sia su desktop che tablet/mobile).

Come gestire il certificato HTTPS?

Ottenere un certificato SSL, installarlo e mantenerlo valido nel tempo è un processo che si compone di alcuni importanti passaggi tecnici e formali, quali:

- Acquistare il certificato ssl presso un certificatore
- Istallare il certificato sul proprio server web con Ip dedicato al sito.
- Gestire l'interfaccia grafica del sito per essere ridirezionata automaticamente da http a http
- Impostare search console e analytics su https
- Gestire il processo di rinnovo annuale con rispettiva nuova istallazione del certificato.

Miglioramenti Piattaforma ecommerce 2016/2017

Integrazione con gestionali di terze parti.

Migliorata la modalità di integrazione con i gestionali di terze parti in entrambi i versi:

a)    Da e.commerce > gestionale.

  1. Scarico degli ordini e delle giacenze.
  2. Esportazione dei prodotti e delle categorie prodotti. Queste funzioni sono importanti per i clienti che vogliono aggiornare i prodotti a partire dell’e.commerce, senza ripetere l’immissione dei dati.

b)    Da Gestionale > e.commerce.

Automazione di tutti i campi del prodotto importazione automatica nell’e.commerce.

  1. Possibilità di riallineamento in notturna di tutti prodotti (reset).
  2. Possibilità di scambio di notifiche tempo reale post reset.

Scheda Prodotto: automazione di titoli e descrizioni.

Titolazioni e Descrizioni della scheda prodotto vengono create in base ad una modalità di composizione a tag. L’associazione ai termini dei diversi vocabolari del prodotto, produce automaticamente la composizione di titolo, descrizioni e rispettive traduzioni.

Es. un prodotto associato al vocabolario: “Materiale” – “Colore” – “Categorie“ ecc. viene sia associato ai rispettivi filtri e al rispettivo albero di navigazione, che titolato e descritto allo stesso momento. Inoltre la traduzione dei Tag avviene una tantum e da quel momento viene automatizzata per sempre.

Miglioramento delle taglie combinatorie

Le taglie sono state rese tassonomiche, questo da il vantaggio di costruire delle scale taglie differenziate a seconda del prodotto.
Es.: è possibile costruire una scala taglia differenziata per nike 40=8 e adidas 40=7.
Da questo momento la scala taglia rimane permanentemente filtrabile sulla base di un unico riferimento, es. 40, differenziato per marchio.

Miglioramento del carrello:

a)     Lato amministrazione.
Viene intercettato e statisticato a quale stadio di avanzamento l’ordine viene abbandonato.  

b)     Lato utente.
Maggiore razionalizzazione dell’accesso all’ordine, creando tre condizioni.

  1. Acquisto da utente autenticato.
  2. Acquisto passante con iscrizione.
  3. Acquisto anonimo.

 Automazione del caricamento delle foto.

La piattaforma e.commerce permette Integrazione automatica con sistemi analoghi ad https://orbitvu.it che permettono di sparare con la pistola il codice a barre direttamente nel nome della foto nel momento dello scatto.
Di conseguenza, le foto non vengono più caricate manualmente, ma per mezzo di un invio ftp automatico ad una cartella designata. Il sistema compie l’associazione automaticamente in notturna o su richiesta manuale, tra la scheda prodotto e la rispettiva foto. L'integrazione si estende anche alla creazione degli scatti con rotazione 3D.

Impostazione automatica della lingua e prezzi differenziati in base alla provenienza dell'utente.

Per mezzo dell'autoricognizione della provenienza dell’utente in base all’Ip, laa lingua del sito si dispone automaticamente in base alla provenienza geografica dell’ip dell’utente. Questo automatismo può essere bypassato dalla scelta manuale dell’utente. Sulla base dell’ip di provenienza dell’utente possono essere passati prezzi differenziati a seconda della provenienza.
Il concetto di lingua e valuta sono stati sintetizzati, riportando la piattaforma a selezionare tante lingue quante valute sono disponibili es. uk us ca ecc.

Miglioramento delle e.mail di servizio.

Le e.mail di servizio sia per quanto riguarda il riconoscimento automatico della lingua dell’utente, che in termini di coordinamento grafico con l’immagine aziendale (loghi, colori, informazioni istituzionali).

Analytics
Migliorata l’integrazione, intercettando con maggior precisione le interazioni che gli utenti fanno con il sito, a livello di:

-       Ordini.
-       Domande nei form del sito.
-       Interventi in chat.

Social Box - Gestione Centralizzata dei Contenuti Social

Social box è un modulo integrabile con siti web realizzati in drupal e permette una gestione centralizzata dei propri account social.
Con Social Box è possibile pubblicare in maniera selettiva i contenuti del proprio sito web verso i social in maniera completamente automatizzata.
Dal sito internet personale i contenuti possono essere postati su i propri circuiti social, senza necessità di aprire il proprio account personale.
I contenuti da postare possono essere schedulati nel tempo, Social box penserà ad effettuare la pubblicazione in base alla programmazione desiderata.
I Post precedentemente inseriti possono essere modificati o eliminati.
I principali canali social gestiti sono:
- Facebook  - Twitter  - Linkedin - Google - Pinterest

Il pacchetto include:
Creazione delle pagine social e personalizzazione grafica in base al marketing e alla comunicazione aziendale desiderata.

Ecommerce sincronizzato con Ebay

Per mezzo di Ebaysync è possibile posizionare i propri prodotti su canali multipli. Con un unica azione, mentre si inseriscono i dati inerenti al proprio negozio, automaticamente si compongono gli elementi delle realative inserzioni ebay posizionate per lingua nei rispettivi marketplace territoriali (Italia, Spagna, Francia, Inghilterra, Belgio, Austria, Stati Uniti, Canada,  Austaralia ecc.) .
L’immagine principale di presentazione inserita nella lista prodotto del sito web viene automaticamente utilizzata come immagine principale dell’inserzione.
Le varianti prodotto e le disponibilità presenti nella piattaforma  vengono automaticamente associate all’inserzione. Il prezzo può essere differenziato rispetto al prezzo del negozio o rispetto a diversi marketplace territoriali.

1. Opzioni del prodotto, spedizioni e pagamenti

Per mezzo del software è possibile automatizzare l'associazione del prodotto con la categoria ebay e le opzioni ad essa associate.
Le spese di spedizione vengono organizzate a livello globale e possono essere organizzate in scaglioni ed associate al prodotto con estrema facilità.
A prodotti diversi si possono associare diversi scaglioni di spedizione; in maniera analoga vengono assegnati al prodotto i metodi di pagamento.

 

2. Scheda descrittiva dell'inserzione

2.1 Intestazione

il software permette l'inserimento di template personalizzati in base hai colori e alla comunicazione aziendale.
I template permettono di inserire automaticamente, il logo dell'azienda, il brand al quale il prodotto è associato a livello dell'e-commerce e
Inoltre contengono degli spazi dedicati alla compilazione dinamica dei contenuti.

 

2.2 Tab

Le informazioni generali associate al prodotto vengo gestite a livello della piattaforma e caricate automaticamente nella scheda descrittiva di ebay.
I tab permettono la navigazione ipertestuale della scheda descrittiva muovendosi da un argomento all'altro.


 

2.3 Gallery immagini

Le immagini che popolano la schede prodotto propagate nei diversi marketplace sono le stesse che compongono la gallery. I file vengono inseriti per mezzo di un sistema di caricamento multiplo e autoridimensionati automaticamente. Le immagini possono essere ordinate per mezzo di un semplice trascinamento con il mouse, disponendosi automaticamente nella gallery della scheda descrittiva senza nessun ulteriore intervento.

 

2.4 Inserimento libero dell'amministratore

Oltre alle parti automatizzate di composizione il template dispone di sezioni predisposte per l'inserimento libero dei contenuti.

 2.5 Definizioni Standard

Accanto alle sezioni per l'inserimento di testo personalizzato convivono le sezioni informative standard i cui testi vengono automatizzati per mezzo del template.

E-COMMERCE: OPPORTUNITA' PER LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA.

Le opportunità offerte dai canali digitali e dall’e-commerce per i prodotti dell’autentico Made in Italy saranno le tematiche al centro dell’incontro organizzato da Confartigianato Macerata e la Camera di Commercio lunedì e martedì, all’hotel Cosmopolitan di Civitanova. Tema di enorme ed importante attualità per una Regione come le Marche fortemente manifatturiera, orientata all’export ed alla promozione territoriale e turistica in uno scenario di elevata competitività nella promozione e nella vendita dei prodotti che sempre più si sta trasferendo sui canali del digitale e del web. Il mercato italiano degli acquisti on line è cresciuto del 22 per cento dal 2013 al 2014, per una cifra pari a 11 miloni di euro di acquisti. Un mercato ancora piccolo  (2 per cento del totale degli acquisti delle famiglie italiane) ma in forte crescita. I mercati esteri “on-line”, inoltre, valgono e crescono molto di più. Per saperne di più su questo mondo forse ancora troppo sconosciuto e rispondere ai quesiti legati al commercio, dunque, docenti universitari, consulenti, Imprese specializzate nel digitale, imprese manifatturiere e commerciali, tecnici e professionisti di marketing, organizzazione e logistica interverranno all’incontro che si articolerà in due momenti. Lunedì 30, nel pomeriggio, si svolgerà un seminario dedicato a definire le tendenze del mercato elettronico, le opportunità che ne derivano e i casi di successo per i settori moda, calzatura, agroalimentare e gastronomia, design e arredamento, promozione del territorio. Il giorno seguente sarà dedicato a temi operativi e di approfondimento delle strategie di implementazione di attività di marketing, pubblicità e vendite on-line ed alla presentazione dei prossimi bandi regionali e delle opportunità di finanziamento per l’innovazione delle piccole e medie imprese. Verrà inoltre presentata la rete WiMarche-Fidoka per l’accesso wireless ad internet, in banda larga e da qualsiasi zona del territorio. L’obiettivo è quello di fornire alle piccole e medie imprese, pratici strumenti tecnologici e valide competenze  per l’avvio di una propria strategia di innovazione digitale. Dalle 14,30 di lunedì e per tutta la durata dell’evento, i partecipanti potranno inoltre incontrare personalmente aziende specialiste del settore ICT, nell’area desk che è stata predisposta, con le quali potranno confrontarsi per comprendere la fattibilità di idee e progetti d’innovazione digitale.

Pubblica un prodotto simile.

Al fine di massimizzare la velocità di inserimento di un prodotto, EbaySync permette di duplicare automaticamente le impostazioni di pubblicazione di un prodotto su ebay, derivandole dalla scheda di un prodotto precedentemete inserito.

La modalità di duplicazione delle impostazioni è definita clone ebay e si basa su un sistema autocompilante di ricerca, che permette con velocità di individuare il prodotto modello di da cui si vogliono replicare le impostazioni.

Marketplace Ebay internazionali.

Ebaysync permette di configurare marketplaces ebay di nazionalità diverse al fine di internazionalizzare le proprie vendite ed aumentare i fatturati nel breve periodo.

Rispetto al marketplace che si intende configurare, a livello di impostazioni globali è possibile definire le spese di spedizione locali ed internazionali, le politiche di reso e i metodi di pagamento.

Una volta definite le impostazioni globali, queste possono essere liberamente modificate e associate al prodotto caricato nell'ecommere.

Le impostazioni globali possono essere differenziate per marketplace e per scaglioni di peso.

Posizionamento motori di ricerca

Circa il 95% degli utenti cercano prodotti e servizi attraverso l’utilizzo dei motori di ricerca.
Per un’azienda è fondamentale essere raggiungibile dal suo potenziale target nel momento stesso in cui un utente esprime un interesse specifico. I motori di ricerca rappresentano un fattore determinante nel processo di individuazione e reperibilità di prodotti e servizi.

L’azione del posizionamento su i principali motori di ricerca può essere rivolta sia a processi di diffusione territoriale, quanto ad azioni di internazionalizzazione del sito web.
L’ottimizzazione del posizionamento su i motori di ricerca rappresenta uno degli strumenti di marketing più importanti per la diffusione di un progetto di comunicazione online.
L’ottimizzazione di un sito sui motori di ricerca permette di:

-    Aumentare le vendite,
-    Aumentare la concorrenzialità della propria offerta.
-    Internazionalizzare la propria azienda a costi contenuti

L’offerta S.E.O. di Linguistic Studio è calibrata sulle reali necessità di ciascun cliente, dei suoi obiettivi, della tipologia del sito, della sua struttura e dell’opportunità di migliorarne i contenuti.
Le aree di intervento comprendono:

-    Analisi situazione iniziale del sito e definizione della strategia personalizzata
-    Ottimizzazione della struttura del sito
-    Ottimizzazione dei contenuti esistenti
-    Sviluppo di nuovi contenuti
-    Traduzione dei contenuti nelle lingue definite dal progetto

Google Friendly

Rendere un sito web Google friendly significa compiere quella serie di azioni che portano ad un integrazione dinamica tra il proprio sito web e Google.
A livello di piattaforma  le azioni di integrazione sono:


-    Produzione automatica della mappatura del sito e inoltro al motore di ricerca
Man mano che i contenuti vengono aggiornati, automaticamente la piattaforma del proprio sito web invia l’informazione a Google favorendo l’indicizzazione dei contenuti indicati.


-    Generazione automatica di parole chiave differenziate
i moduli SEO del sito permettono di automatizzare i processi di costruzione metalinguistica dei contenuti da passare al motore di ricerca. Mentre vengono prodotti i contenuti automaticamente vengono popolati i campi di interscambio di informazioni con Google.


-    Remarketing: dislocazione differita della campagna
Il sito compie automaticamente delle azioni di remarketing per le quali, un utente, che entra nel sito web dopo aver cliccato su una parola chiave, verrà risollecitato automaticamente rispetto a quella parola in ambiti diversi della rete in un momento differito. Per esempio, un utente cerca su Google una parola chiave per la quale viene restituito un annuncio sul quale fa clic: visita il sito, non acquista, esce. Il giorno dopo visita Youtube, a questo punto verrà automaticamente riproposto l’annuncio che precedentemente lo aveva indotto al clic.


-    Monitoraggio delle conversioni
Il sito web è in grado di restituire automaticamente l’informazione di conversione dell’annuncio. In altre parole viene delineato quale parola chiave e quale annuncio abbia generato un clic che poi si è convertito in una vendita o richiesta di contatto, a seconda dell’obiettivo di marketing prefissato.

Configurazione e.mail.

Per impostazione predefinita l'applicazione Mail su iPhone, iPad e iPod touch non consente l'eliminazione dei messaggi dal server. Questa impostazione è adatta per la maggior parte degli utenti, ma può essere cambiata se necessario. Ecco come impostare l'account per la rimozione dei messaggi dal server dopo una settimana:

  1. In Impostazioni, seleziona Mail, contatti, calendari.
  2. Seleziona l'account del quale intendi modificare le impostazioni.
  3. Seleziona Avanzate in fondo all'elenco.
  4. Quindi seleziona l'opzione Elimina dal server.
  5. Scegli Sette giorni dal menu a comparsa.
  6. Premi il pulsante Home per tornare alla schermata iniziale.
Animations with animate.css in Linguistic Studio.

Full example:

<h1 class="animated infinite bounce">Example</h1>

bounce

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flash

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pulse

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rubberBand

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shake

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swing

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tada

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wobble

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